A Confronto - le origini di tutto
Data: 05/08/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Biagio, Fonte: EroticiRacconti
... più impensabili, di sguardi in cui sentivo spogliarmi l'anima, di cenni per poterci raggiungere e di continui messaggi, sia seri e confidenziali, che giocosi e provocatori.
Fin dall'inizio Paolo è stato molto chiaro, questa nostra "cosa" non poteva essere che così, un GIOCO segreto. Non ho impiegato molto ad odiare quel termine, ogni volta che lo diceva mi infastidiva, ma più andavamo in profondità con le nostre confidenze, più ci appartavamo per conoscere i nostri desideri, più avevo bisogno lui. Ci stuzzicavamo in ogni modo, mi guardava come nessuno mi aveva guardato mai, mi faceva sentire terribilmente donna, mi mangiava con gli occhi. Passa il tempo, dai baci alle carezze...dalle carezze all'assaporare il suo cazzo...ricordo ancora la prima volta che l'ho preso in bocca, non amavo molto fare i pompini, ricordo di aver sputato il suo seme, eppure non mi aveva disgustato il suo sapore, per la prima volta, non mi aveva fatto schifo. Quando era ricapitata l'occasione, non aveva dovuto obbligarmi (come invece ero abituata col mio ormai da tanto ex marito).
Una delle cose che sin da subito mi è piaciuto di noi è la spontaneità che riuscivo ad avere e il come riuscivo anche a tranquillizzare lui quando aveva dei dubbi. È sempre stato un compensarci a vicenda, è sempre stata una continua crescita, il tutto è evoluto molto lentamente, siamo cresciuti noi, i nostri sentimenti e siamo cresciuti insieme anche sessualmente. Ogni volta una scoperta fino al giorno in cui fu la ...
... prima occasione di fare l’amore. Anche di quel momento ho un ricordo poco chiaro, ricordo solo il suo chiedermi se lo volevo davvero e poi ricordo solo il come avevo sentito il suo riempirmi alla perfezione e il dovermi scostare da lui perché stava per venire. Ricordo meglio la nostra prima vera volta, lui mi aveva raggiunta a casa, ricordo che era rimasto scioccato da come lo guardavo, mi aveva detto che sembrava che lo volessi mangiare, ed era così, lo volevo da morire e a casa mia mi sentivo libera di poterlo avere. Finalmente lo potevo avere senza i secondi contati, senza la paura di essere visti, senza la paura di essere sentiti, libera di fargli sentire il mio piacere, quello che lui mi procurava. Ricordo con tenerezza quel giorno e se penso a quello che siamo oggi sorrido. Quanta strada sempre insieme, quante lacrime, quante belle emozioni, quante speranze e quante delusioni, quante risate e quanta complicità e quanto amore ci abbiamo messo per arrivare a quello che siamo. Tutto questo in 13 anni di noi e ogni qual volta che penso che abbiamo raggiunto l'apice dell'amore c'è sempre un qualcosa in più. È questo che mi fa innamorare ancora di noi, il nostro essere sempre in crescita, probabilmente sarà dovuto al non poterci vivere pienamente e quindi al non poterci scoprire totalmente. Al bisogno sempre acceso di appartenerci ,alla gelosia per chi vive la vita che si vorrebbe, ai sogni rimasti nel cassetto, mille volte mi sono chiesta se ne vale la pena questa vita a metà, ...