1. La mia esperienza con una coppia cuckold parte 23


    Data: 04/08/2019, Categorie: Anale Hardcore, Autore: jojojos, Fonte: xHamster

    ... cucina, ti sei svegliato dormiglione? Aspettami che sto arrivando.”.
    
    La sua voce sembrava serena, arrivò in camera poco dopo con un vassoio, mi aveva preparato il cappuccino, una brioche e le fette biscottate con la marmellata, bella come il sole e con un sorriso accecante, appoggiò il vassoio sul mio comodino, mi baciò delicatamente e mi chiese:
    
    - “Dormito bene?”;
    
    - “No, vogliamo parlare di ieri sera?”;
    
    - “No, acqua passata, è stato solo un trip e basta, fai colazione e poi ci facciamo una passeggiata ok?”;
    
    - “Io invece vorrei parlare…”;
    
    - “Io no, adesso sto bene e non voglio parlarne più…”.
    
    Si mise a messaggiare con Paolo mentre facevo colazione, mi disse che sarebbe arrivato nel tardo pomeriggio, avrebbe dormito nella sua stanza e domenica sera sarebbe tornato a casa. Voleva andare a cena in un ristorante in collina vicino a casa nostra, Carla glielo aveva suggerito, telefonò per prenotare, nel frattempo io avevo finito, era in mutandine e reggiseno sul letto, il cazzo mi pulsava, le accarezzai una gamba mentre stava parlando con il ristorante, mi guardò sorridente, passai le mani sulla sua figa, sulla pancia e sulle tette, quando riagganciò mi disse con tono divertito:
    
    - “Cosa vuoi fare?”;
    
    - “Niente…”;
    
    - “Ho le mie cose lo sai…”;
    
    - “E allora?”;
    
    - “E se non avessi voglia?”;
    
    - “Impossibile, tu hai sempre voglia…”.
    
    Saltò di s**tto sedendosi su di me, mi baciò con passione leccandomi il petto, si slacciò il reggiseno gettandolo a ...
    ... terra e mi disse:
    
    - “Hai ragione…”.
    
    Passò a leccarmi nuovamente il petto, poi la pancia, scese sulle gambe ed i piedi soffermandosi a lungo, ansimava come suo solito eccitata, leccò il cazzo da sopra le mutande mordicchiandolo, me le sfilò piano piano prendendosi la cappella in bocca e leccandola delicatamente:
    
    - “Mi piace il cazzo di prima mattina…”.
    
    Il pompino da antologia che seguì subito dopo mi tolse il fiato, non voleva essere sfiorata, si dedicava interamente a me e lo faceva con la solita passione travolgente, molto tempo dopo tornò a sedersi su di me baciandomi a lungo, era stata così brava che ero quasi al limite, mi guardò negli occhi e mi sussurrò:
    
    - “Non devi venire adesso, è troppo presto…”;
    
    - “Non te lo garantisco, è colpa tua, sei troppo brava…”;
    
    - “Tu vieni quando lo decido io ok?”;
    
    - “E’ una parola…”.
    
    Spostò le mutandine di lato e lo accompagnò delicatamente nel culo, era caldo e stretto, non era stato preparato quindi l’attrito era notevole:
    
    - “Così durerò due minuti…”;
    
    - “Ti ho detto che non puoi venire, stringi i denti…”.
    
    Cominciò a roteare il culo lasciandolo tutto dentro, stringeva le chiappe, lo faceva con forza, era bellissimo, poi nuovamente sussurrò:
    
    - “Non devi venire adesso, è troppo presto…”;
    
    Stringevo i denti per non esploderle dentro, mi vedeva in difficoltà e mi dava il giusto respiro senza farmi cedere, sembrava avesse il controllo sul mio membro, alternava soste prolungate per poi riprendere quella ...
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