1. L'inquilina


    Data: 03/08/2019, Categorie: Etero Autore: Dylanland, Fonte: Annunci69

    Dopo aver ereditato l'appartamento dei miei genitori, l'appartamento della mia infanzia, ho pensato che sarebbe stato opportuno affittarlo per un annetto prima di considerarne la vendita, un po' per non prendere una decisione affrettata, un po' per non distaccarmi di netto da quello che era stato il luogo delle mie radici.
    
    Si presentò l'opportunità di affittarlo proprio per un anno ad una signora separata, una donna quarantenne di nome Maria con tre bambini piccoli e una storia di vita di molte sofferenze.
    
    Era di origini rumene, donna di grande temperamento che aveva dovuto affrontare le difficoltà e le avversità della vita da sola con il grande peso di tre piccoli figli sulle spalle.
    
    Era una donna che, nonostante fosse molto provata, portava con sé ancora i bei tratti di una bellezza intrinseca: gli occhi di un azzurro cangiante erano molto intensi ed espressivi, la bocca con labbra disegnate a pennello avevano una forza attrattiva inesorabile, i capelli biondi, anche se spesso in disordine per mancanza di tempo da dedicare a sé stessa, facevano da cornice ad una donna bella che da tempo si occupava poco di sé stessa per occuparsi dei mille impegni da affrontare da sola.
    
    Avevo avuto modo,nel corso dei primi mesi in cui mi recavo per riscuotere l'affitto, di parlare con lei della sua vita intensa e difficile e, man mano che la conoscevo, scoprivo aspetti di lei che mi piacevano, non solo come donna ma anche come persona.
    
    Fu così che un giorno, andato a casa ...
    ... per riscuotere l'affitto, la trovai sola perché i bambini erano a scuola e indaffarata a sbrigare le faccende di casa.
    
    Si scuso' con me per il disordine in casa creato dai bambini e mi confessò che aveva sempre troppo poco tempo per occuparsi di tutto e che si sentiva distrutta dalla stanchezza.
    
    "Ci vorrebbe un bel massaggio rilassante" dissi io un po' maliziosamente;
    
    "Magari, ci vorrebbe proprio si" mi rispose lei con un sorriso
    
    "Vieni" aggiunsi io prendendola per mano e portandola verso la camera da letto " te lo faccio io un bel massaggio, vedrai, ti piacerà".
    
    Era stata un po' restia a venirmi dietro, forse perché sorpresa, forse per una forma di timidezza o pudore, ma poi era venuta a sedersi sul letto.
    
    L'avevo stesa a pancia in giù e le avevo sollevato il maglioncino scoprendole la schiena.
    
    Cominciai ad accarezzarla sulla schiena con movimenti decisi delle mani, scoprendo parti di corpo sempre più ampi, le sollevai il maglioncino fino al collo e poi lo sfilai del tutto lasciandola solo con il reggiseno.
    
    Le mie mani le massaggiavano la schiena conquistando ampie parti del suo corpo, le toccavo il collo, le spalle, i fianchi, infilandosi finché potevano anche sotto i jeans ancora abbottonati lambendo la parte superiore delle natiche.
    
    Lei mugolava segni di piacere, approvando i miei massaggi.
    
    Decisi di girarla e passare davanti;
    
    Cominciai a toccarla sul collo scendendo giù piano piano, le slacciai il reggiseno facendo uscire allo scoperto un ...
«123»