1. Le voglie di Laura


    Data: 01/08/2019, Categorie: Hardcore, Autore: Laura151079, Fonte: xHamster

    ... voglioso:
    
    "Dai amore pendimi, non ce la faccio più, dai prendimi. Fallo suonare quel violino"
    
    Quel suo "Ancora un attimo resisti" serviva solo ad aumentare la mia voglia.
    
    Finalmente aveva iniziato a spingere, entrando però solo un pochino.
    
    Continuava il suo gioco.
    
    Mi penetrava solo un pochino per poi toglierlo e sfregarlo nuovamente su tutta la passerotta e poi rimetterlo dentro ma sempre solo un pochino.
    
    Non erano bastate le mie contrazioni e le mie spinte verso l'alto per sentirmelo dentro un po' di più.
    
    Era molto attento ai miei movimenti ed appena vedeva che cercavo di spingere il bacino in alto arretrava immediatamente.
    
    Ma capivo che stava per cedere anche lui.
    
    Ogni volta che mi penetrava sentivo il suo serpentello sempre più dentro.
    
    Sempre più in fondo, spingeva lentamente come se volesse farmi desiderare quel centimetro in più.
    
    Sembrava interminabile, teso come poche volte l'avevo visto.
    
    Mi sentivo un bastone che mi entrava dentro, quasi da aprirmi in due.
    
    Avevo notato che la porta a vetri del terrazzo era rimasta aperta.
    
    Nel suo riflesso riuscivo a vedere i suoi movimenti. Questo mi procurava ancora una maggiore eccitazione.
    
    Oltre che a viverlo lo vedevo.
    
    Vedevo il serpentello di Raul, essendo io sdraiata in quel modo con le gambe appena divaricate, sparire completamente dentro di me.
    
    Come un bastone che spariva per poi ricomparire lentamente.
    
    Entrava ed usciva, entrava ed usciva, entra e ed usciva. Su e giù su e ...
    ... giù su e giù...
    
    Stavo letteralmente impazzendo
    
    Mi piaceva essere presa in quel modo, anche senza i baci che per me in un rapporto erano sempre stati determinanti.
    
    Raul aveva iniziato ad aumentare la frequenza del suo entrare ed uscire.
    
    Era al limite anche lui.
    
    Eravamo esplosi insieme in un orgasmo da paura per quanto era stato intenso ed interminabile per entrambi.
    
    Con la porta aperta chissà i vicini o la vicina avevo pensato.
    
    Mi sentivo ancora eccitata.
    
    Il pensiero di vedermi ancora attraverso il riflesso del vetro della porta finestra sballava i miei parametri.
    
    "Mi hai fatto morire amore. Sai cosa sto pensando"? Avevo detto mentre mi passavo vogliosamente la lingua sulle mie labbra.
    
    "Pensato a cosa, amore. Non dirmi che vuoi ricominciare"? Aveva risposto forse un po' preoccupato.
    
    In effetti sarà stato anche stanco. Il viaggio, un'ora di corsa al suo livello, il rapporto con me.
    
    Ma io avevo voglia di una cosa.
    
    Quel riflesso della porta a vetri mi eccitava terribilmente.
    
    "No dai ci ho ripensato come non detto". Avevo risposto.
    
    "No adesso me lo dici o ti sculaccio, anzi girati che inizio subito". Aveva risposto.
    
    Avevamo lottato, cercavo di difendermi ma al fine mi ero trovata con il culetto in aria prendendomi delle sculacciate.
    
    "Allora me lo dici o no"?
    
    "Eh vabbè. Quanta fatica. Mi sarei girata da sola. Ho voglia di essere presa come non mi hai mai presa".
    
    In effetti era quello che avevo pensato.
    
    Non so come mai ma ...