1. Zozzerie in bagno - sogno bagnato (kinoe no komatsu)


    Data: 29/07/2019, Categorie: Zoofilia Autore: Luthien, Fonte: EroticiRacconti

    Ripubblico un mio vecchio drabble ritrovato per un caso fortuito… e incorniciato per l'occasione.
    
    Ne approfitto per informare gli autori di questo sito che su internet prendono i racconti da qui e li ripubblicano su un altro sito senza consenso e senza la firma degli autori… ho segnalato il fatto agli admin di ER, voi prendete questa informazione come più vi aggrada.
    
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    La sala da bagno è arredata in stile orientale, linee pulite ed essenziali, i colori caldi del legno e una grande vasca da bagno che spicca col suo candore al centro della stanza. L'unica decorazione, proprio di fronte ad essa, è una stampa di Hokusai, che riflette i suoi colori nell'ampio specchio della parete di fronte. Si tratta de “la moglie del pescatore” un quadro davvero insolito e affascinante.
    
    Mi immergo nella grande vasca di ceramica bianca, ammirando quell’opera così seducente e oscena, seguendo le linee del collo della donna, colta con la testa all'indietro e gli occhi semichiusi nell'attimo dell'estasi, come una blasfema Santa Teresa d’Avila, e mi chiedo cosa possa aver spinto l'immaginazione umana verso questa bizzarra forma ...
    ... di erotismo.
    
    Persa in questi pensieri, cullata dal calore dell'acqua che mi lambisce le spalle, i seni che la profumata schiuma nasconde quasi totalmente alla mia vista, chiudo gli occhi…
    
    “Troppi giorni asciutta, il mondo lassù toglie il respiro, soffoco!
    
    Il tuffo: onde mi travolgono, brividi bagnano la pelle arsa.
    
    Sollievo... il profondo blu mi accoglie, avvolge, brodo primordiale, culla della vita.
    
    Il cuore rallenta, il peso svanisce. La mia stessa anima è l'universo intero che galleggia, si espande al ritmo del mio respiro.
    
    Un viscido abbraccio di tanti tentacoli: cingono, stringono, mi trascinano giù, si insinuano, forzano, invadono, frugano a fondo... Orgia di carni vigorose, vibranti, come migliaia di giovani amanti, affamati si saziano di me.
    
    In estatico abbandono, fremo, gorgoglio, mi dono, docile, duttile, molle.
    
    Piena, bagnata, viva.”
    
    “Ehi! Ti sei addormentata nella vasca? Dai che facciamo tardi per la cena…” la tua voce mi risveglia bruscamente.
    
    “Ah però” continui “guarda tu che zozzoni questi giapponesi…” sorridi indicando il quadro “Ora m'è venuta voglia di insalata di polpo e patate…” 
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