come è nata la mia passione per le donne mature. - Racconti Erotici

come è nata la mia passione per le donne mature.

... agosto,

mio padre doveva partire per 10 giorni a inizio agosto per un lavoro.

la villetta al mare, (in realtà era una cosa modesta) uno stanzone d'ingresso con cucina soggiorno e caminetto non funzionante, piccola tettoia esterna che forma una specie di veranda.

Di fronte sulla destra la porta della Camera dei miei,al centro un piccolo corridorio con due porte sulla sinistra,

La mia stanzetta,e poi il bagno.

Avrei potuto spiare tutte le sere Teresa con la scusa di andare in bagno.

E invece no.

La prima occasione di presento la sera, prima di cena, tornai da mare prima di mia madre e di teresa

Scusate la schiettezza, andai a fare la ca..a

Dal bagno, dalla finestra del bagno, si vedeva la doccia esterna.

Era un muro di due metri con un rubinetto e una doccia.

Ma ti nascondeva, tranne che dalla finestra del bagno (c'erano i collegamenti dei tubi).

Loro tornarono da mare, mia madre mi chiamò per farmi uscire dal bagno che si dovevano lavare, io da 13enne la snobbai,capirete che era il periodo delle prime sigarette fumate di nascosto, e tutte quelle cose splendide dell'adolescenza, per cui tra le urla di mia madre, dopo qualche minuto sentii l'acqua dalla doccia esterna.

Incredulo mi affacciai dietro le listarelle di legno che lasciavano intravedere.

Erano in diagonale, quelle finestre vecchie di legno.... Insomma, da fuori non vedevo dentro casa, ne tanto meno il contrario, ma da dentro si vedeva discretamente bene e da fuori si vedeva ...

... se c'era una sagoma.

Insomma, davanti a me, un apparizione, Teresa si era già sfilata il costume dalla parte superiore,e vidi questo culone che si piega a pecora per sfilarsi il resto.

Stavo vedendo la mia prima donna nuda, completamente nuda, davanti ai miei occhi e mia madre che gridava dalla cucina.

Ho passato i 2 minuti più belli della mia vita.

L'estate era andata, non avevo altro che Teresa nuda in mente.

Un sabato sera, andammo a mangiare una pizza fuori, io ero un poi incazzato perché nonostante quel giorno facevo il mio primo "mesiversario" con la fidanzatina dell'epoca, mia madre non volle sentire ragioni e mi porto con loro.

Tutta la sera seduto su una sedia di plastica, una pizzeria affollata, incazzato e in sottofondo, mancho tanto fondo, i balli di gruppo

L'unica consolazione e che Teresa si era seduta vicino a me,e tutta la serata mi ripeteva "dai non ci pensare" "poi ti rufarai" e io arrossivo.

Tornarono dai balli di gruppo e ridacchiando.

Teresa evidentemente accalorata si gettò sulla sedia,a gambe spalancate e mentre si sventolava con un ventaglio bevevano e ridevano.

Fino a quando a fine cena, all'ora del limoncello, (io lo guardavo e basta), Teresa seduta accanto a me, approfittando di un attimo di distrazione di mia madre che si girò a vedere quelli che ballavano, mi prese il dorso della mano, le porto sotto la tovaglia di carta e mi mise la mia mano, nell'interno coscia, sussurrandomi, "senti che caldo!!!"

Poi velocemente ...