come sono diventato un bravo cornuto 2 - Racconti Erotici

come sono diventato un bravo cornuto 2

La mattina seguente ci svegliammo con uno spirito diverso, io avevo una forte ansia mentre lei era entusiasta e allegra all'idea della camminata che ci attendeva. Nel breve trasferimento verso la sede della partenza non fece che dirmi quanto le era piaciuto il comportamento di Vittorio,così signore e galante. Tutto ciò non poteva che rabbuiarmi di più e non vedevo l'ora che la giornata finisse e tutto tornasse come prima.Quindi arriviamo in sede poco tempo dopo e Vittorio ci viene incontro,dice buongiorno bellissima signora col marito panzone, Ele ride di gusto con lui mentre lo bacia ,e lui inizia a dare disposizioni. I novizi vengono in cima alla fila con me e gli altri più esperti ci seguono passo passo. Detto ciò iniziamo a camminare su un viottolo tra gli alberi ,davanti lui e mia moglie,dietro io e tutti gli altri. Nel procedere vedo che loro due ridono spesso,ogni tanto si tengono per mano e spesso si sussurrano qualcosa all'orecchio che non riesco a capire.Dietro tutti gli altri tacciono e ci guardano. MI sento escluso dalla loro neonata intimità e mi rode molto che lei si faccia aiutare nei passaggi impervi dandogli la mano e sorridendogli spesso. Lui perfetto sembra una forza della natura, cammina con decisione e mi fa venire subito il fiatone a seguirli di quel passo. Dopo pochi minuti sono tutto rosso e sudato,lui girandosi mi vede e subito fa notare a mia moglie come il maritino piccoletto e panzone sia in difficoltà. Lei ne ride di gusto con lui e continuano le ...

... confidenze tra loro parlandosi sottovoce come fossero vecchi conoscenti. Dopo un quarto d 'ora di quella tortura succede l'imprevisto,Eleonora mette un piede in fallo, ruzzola tra i sassi e lancia gridolini di dolore per una gamba contusa.Lui si precipa a aiutarla ,la consola mentre tutto il gruppo si ferma a vedere cosa fosse successo. Vittorio alza la voce ,calma tutti e dice perentorio:la signora si è fatta male ,la riporto giù, poi indica a un anziiano socio di prendere la guida del gruppo e di proseguire sull'itinerario previsto. Tutti ci sfilano davanti augurandoci una pronta guarigione e rimasti soli vedo Vittorio che cerca di massaggiare le gambe di lei che ora sembra sentire meno dolore, ma non riesce a poggiare il piede per terra. Bisogna riportarla giù e vedere cosa sia successo insiste il capo guida ,mi punta un dito e dice prendi il mio zaino che io aiuto tua moglie a camminare per tornare indietro. Vorrei protestare che la aiuto io ,ma lui mi zittisce dicendomi che col mio fisico non posso aiutare neanche una formica ,vedo Eleonora ridere alla battuta di lui e cercare di alzarsi. finalmente si alza su un piede solo e si appoggia a lui che con dolcezza le scansa i capelli e presale sottobraccio la sostiene .Io mi carico lo zaino del capo come un asino che invero pesa una tonnellata e cerco di seguirli dopo che si sono avviati al ritorno. Non ci riesco molto ma barcollando provo a camminare cadendo quasi subito di sedere per terra .Ciò fa morire dalle risate i due ...