1. Il ragazzo della spiaggia


    Data: 15/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    Tutti pensano io sia il ventenne etero per cui tutte le ragazze sbavano.
    
    E sì, c’è della verità in questo. Sono alto un metro e ottantacinque, capelli biondi ed occhi blu ghiaccio penetranti. Non ha senso negare che io abbia un bell’aspetto e che abbia un fisico particolarmente accattivante, ma di certo non me ne prendo cura! Non mi alleno e non mi piace molto lo sport. Sono nato così.
    
    La verità è che, anche se ho fatto sesso con le ragazze, mi fa impazzire di gran lunga di più guardare un porno gay! Quindi, sono certamente in grado di fare sesso eterosessuale, ma fondamentalmente sono gay.
    
    So di essere ancora giovane ma sono molto solo. Nella mia vita non ho mai avuto nemmeno un amico con cui osare, in verità, ad essere me stesso. Sto cercando di trovare l’amicizia di cui ho bisogno, ma fin’ora non è successo.
    
    Ho una vita sociale attiva, vado a molte feste, ma non so cos’altro posso fare senza che sia molto più palese ciò che voglio.
    
    Ad ogni modo è una bellissima mattinata e sto camminando lungo la spiaggia, uno dei miei posti preferiti. A parte l’ovvia attrazione del mare e della sabbia, è l’unico posto in cui posso sorprendere ragazzi seminudi senza attirare l’attenzione su di me! Tuttavia la maggior parte della gente non si alza così presto e praticamente ho la spiaggia tutta per me.
    
    Non riuscivo a dormire e una spiaggia deserta è un buon posto per pensare e trovare la pace.
    
    Oh, c’è una persona, un ragazzo che quasi vacilla sul surf con indosso i ...
    ... jeans. Si è tolto solo la maglietta. Forse è ancora un po’ sbronzo dopo aver dormito sulla spiaggia e ora si tuffa per cercare di calmarsi.
    
    Ora è immerso sino alla vita, si lancia in avanti e scompare sotto il surf.
    
    Passa molto tempo e sono impressionato dal fatto che possa trattenere il respiro così a lungo.
    
    All’improvviso torna in superficie, non nuota, ma galleggia a faccia in giù. Merda! Penso che stia annegando! Mi strappo la camicia e corro verso di lui in pantaloncini gridando: “Ehi! Stai bene? Ehi!”
    
    Non vincerò mai medaglie per il nuoto, ma non è troppo lontano dalla costa e non mi ci vuole molto per raggiungerlo.
    
    Lo sollevo facilmente, ha circa la mia età ma è molto più piccolo e un po’ più magro, i lunghi capelli neri galleggiano sull’acqua intorno al viso.
    
    Girandolo rapidamente cerco di decidere se sta respirando. Non ne sono sicuro, ma sapendo che la velocità è la cosa più importante e che non posso permettermi di aspettare di arrivare alla spiaggia, metto la bocca sulle sue labbra piuttosto piene.
    
    In situazioni diverse sarebbe una svolta, ma tutto ciò che mi interessa è soffiare in lui la vita.
    
    Quando raggiungiamo la sabbia, sta tossendo, vomitando acqua ed altro. Lo distendo su di un fianco con una mano sulla spalla mentre annaspa per prendere l’aria.
    
    “Che cosa è successo? Sei caduto?... non sai nuotare?... Sei svenuto?... che cosa...?”
    
    Rabbrividisce, in stato di shock credo, imbarazzato alza lo sguardo brevemente con i grandi occhi ...
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