1. Amici di famiglia parte 2


    Data: 14/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: bisexpassivissimo, Fonte: Annunci69

    ... teneva l'asta e la bocca faceva il resto andando su e giù velocemente ed avida di pisello.
    
    "Sto per venire" disse Gabriele alzando lo sguardo al cielo, Matteo aumentò allora ancora di più il ritmo del pompino risucchiando anche, sentì in quel momento i fiotti di sperma riempirgli la bocca, era la prima volta che assaggiava lo sperma di un altro, aveva bevuto il proprio per sentire il sapore e non gli era dispiaciuto, e da molto ormai aveva deciso che avrebbe ingoiato il nettare dell'unico cazzo che aveva a disposizione. Il sapore gli piacque da matti, era più buono del proprio, perciò non ne sprecò neanche una goccia, ingoiò sonoramente la sborrata che gli riempiva la bocca, poi riprese a leccare il glande per far uscire anche le ultime gocce ritardatarie.
    
    "Ah...ah... oddio" gemeva Gabriele godendosi un lavoro di bocca da incorniciare.
    
    Per Matteo quella fu l'epifania decisiva, era gay, gli piacevano i piselli e adorava la sborra.
    
    Dopo quel pomeriggio i pompini con ingoio diventarono frequenti per Matteo, il quale non riusciva ancora a confessare a Gabriele che iniziava a fantasticare anche sulla penetrazione anale. La notte in camera si toglieva le mutande sotto le coperte, si succhiava un dito e lo infilava nel sedere muovendolo dentro e fuori, gli piaceva molto e si vedeva da quanto gli diventava duro il pisello, quindi col passare del tempo passò ad infilarne due di dita, poi tre e poi iniziò a cercare oggetti allungati che potessero soddisfare le sue voglie ...
    ... sempre più omosessuali. La prima cosa che trovò fu un pennarello nero, lo lavò in bagno e se lo portò in camera, si mise su un fianco, abbassò gli slip e lo infilò lentamente nell'ano, non provò alcun dolore ma solo piacere, con le dita gli aveva già fatto strada; proseguì la sua ricerca di oggetti nei giorni seguenti infilandosi nel sedere un tubetto di colla, diversi manici di spazzole ed il manico di un cacciavite, poi trovò l'oggetto forse perfetto per dimensioni e diametro, una torcia elettrica. Stava nella cassetta degli attrezzi del padre che conteneva anche il cacciavite, la prese e la guardò come guardava i cazzi nei porno gay (ormai gli unici porno che guardava), immaginandosela già nel sedere, era lunga una ventina di centimetri di manico, più c'era la parte larga che illuminava che per ovvie ragioni non poteva mettersi dentro. Aspettò di essere solo in casa un pomeriggio stavolta, andò sul letto nudo dalla vita in giù, cosparse il manico della torcia di saliva, si infilò due dita nel culetto per prepararlo al lungo oggetto e finalmente venne il momento. Si mise a pecora sul letto, avvicino la parte iniziale del manico e lo spinse lentamente dentro, entrò abbastanza bene, continuò qui ad infilare il manico e man mano che lo sentiva avanzare cominciò a sentire dolore, allora lo ritrasse e riprovò ancora più lentamente spingendoselo altri due centimetri dentro, risentì dolore e fece la stessa cosa ancora e ancora fino a riuscire a infilare l'intero manico nel culo ...