La mia esperienza con una coppia cuckold parte 36
Data: 13/07/2019,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Autore: jojojos, Fonte: xHamster
... dalla stanza. Simona mi raccontò che avevano parlato di quello che era successo la sera precedente, Paolo era andato a farsi un giro.
- “Non era dispiaciuta ne imbarazzata per ieri sera sai?”;
- “Davvero? Avrei pensato il contrario passati gli effetti dell’alcool.”;
- “L’ho dovuta punzecchiare un po’ ma si è lasciata parecchio andare la cicciona, sai cosa ha detto di te?”;
- “Sinceramente non mi interessa un granché…”;
- “Te lo voglio proprio dire invece, ha detto che scopi come un toro e che non vorrebbe essere nei miei panni quando mi inculi come ieri sera. Ci siamo confidate parecchio, le ho spiegato quanto mi piace, pure il dolore che provo mi fa godere, lei invece lo ha concesso solo a pochi perché prova quasi unicamente dolore, a Paolo lo concede perché è innamorata di lui, si è innamorata hai capito?”;
- “Mi dispiace per lei…”;
- “Lei è consapevole del fatto che non ci sarà futuro tra di loro, però è persa di lui, povera scema.”;
- “E qui si potrebbe creare la situazione di cui parlavamo ieri sera, qualcuno soffrirà come vedi.”;
- “E’ adulta, saprà passare sopra alla cosa, vuoi fare colazione oppure no?”;
- “Ho assolutamente bisogno di un caffè.”;
- “Ho già preallertato il servizio in camera, te lo faccio portare subito.”;
- “Non è il caso, ci posso andare anch’io al bar.”;
- “Sei stato così male stanotte, mettiti sul divano e rilassati, te lo farò portare qui, dai che ti coccolo un po’…”.
Avevo ancora la testa pesante, non ...
... avevo voglia di andare in spiaggia in effetti, accettai volentieri e mi stravaccai sul divano, dopo aver chiamato il bar si mise in piedi dietro le mie spalle cominciando a massaggiarmele, le sue mani erano davvero abili, sovente mi baciava il collo sussurrandomi parole al miele. Poco dopo bussarono alla porta, andò a prendere il vassoio con il caffè, mise lo zucchero nella tazzina, lo girò e me lo passò:
- “Tieni tesoro…”;
- “Grazie, sei gentile, vuoi il cazzo vero?”;
- “Si, lo voglio tanto, sempre se stai meglio…”;
- “Comincia a prenderlo in bocca, poi ti dirò come mi sento…”.
Sorrise compiaciuta, era evidente che tutta quella gentilezza aveva un secondo fine, si inginocchiò davanti a me mentre io sorseggiavo il caffè, mi sfilò gli slip e cominciò a leccarmi palle e cazzo in maniera molto dolce e sensuale, uno spettacolo, accarezzavo la sua testa guardandola compiaciuto:
- “Continua che mi sento già meglio…”.
Si prendeva il cazzo in gola fino alle palle con una facilità disarmante, quando lo tirava fuori lasciava molta saliva sull’asta che colava, la ripuliva con la lingua leccando anche quella che era finita sul divano, i suoi occhi sempre puntati su di me per cogliere il mio compiacimento per quello che faceva. Mentre “lavorava” instancabilmente sul mio cazzo si sgrillettava il clitoride e si masturbava ad un ritmo sempre maggiore, si percepiva che era in fervida attesa di un mio cenno per essere scopata, ma io non le mandavo il segnale apposta, volevo ...