FUR ELISE DVD capitolo 6
Data: 10/07/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Karina, Fonte: RaccontiMilu
Non volli salire sul letto ma vi spinsi lui, prima a mettersi seduto poi, dopo che puntando i piedi si fu spostato alquanto, ad allungarsi sulla schiena, gli feci raccogliere i piedi contro il sedere e spalancare le gambe. Vi salii anch’io e per lunghi istanti ammirai il suo membro. Non era più lungo dei membri con i quali fino ad allora mi ero trastullata e con i quali avevo goduto, e neanche tanto più grosso, era . . . orrendo, orrendamente bello, repellente e insieme affascinante!
Il glande cupo quasi violaceo spiccava ed era più largo dell’intera verga che paragonai ad un bastone nodoso per il rilievo delle venuzze che lo percorrevano in modo particolare, il gonfiore che nasceva dal frenulo scendeva arcuandosi e spiccava in modo notevole per poi diminuire fino a scomparire nello scroto più scuro dell’intera asta. Ora che l’uomo era disteso vidi che solo la cappella sfiorava il suo ventre staccandosi e posandosi ad ogni pulsare del suo sangue. Avevo talmente desiderato quel membro che adesso volevo giocarci per meglio possederlo.
Immersi larga la bocca nei suoi testicoli, spalancandola per aspirare uno di essi, lo succhiai come fosse una grossa caramella, tirandolo con le labbra, tendendone la pelle per poi passare all’altra sua palla riservandole lo stesso trattamento. Ero come una bimba in cui il solo modo di esplorare il mondo è quello di usare la bocca e le mani e io le adoperavo entrambe risalendo quel gonfiore lentamente con piccoli guizzi, salivando ...
... abbondantemente, nel mentre le mie mani apprezzavano la pelle liscia dell’interno delle sue cosce; la lingua raggiunto il colletto, ne lambì la parte più sensibile provocando nell’uomo una contrazione involontaria che fece sollevare il glande di quel tanto che potei riceverlo in bocca.
Lentamente sollevai la testa ponendo il membro in verticale. Lo aspirai dolcemente, amorevolmente, apprezzando la goccina uscita dal buchetto, con la lingua la spalmai sull’intero glande poi le mie labbra scesero di qualche centimetro, risalirono, scesero ancora, risalirono, scesero nuovamente guadagnando, conquistando ogni volta un altro po del cazzo. – Ohh Lisetta . . . piccola mia. . . chi te l’ha insegnato? Nessuno me l’aveva insegnato, avevo da tempo capito che agli uomini piacevano i miei bocchini e a me piaceva farli, non solo come preliminare prima di ricevere il membro nel mio ventre, ma per il piacere di dare piacere e non ne ho mai privato nessuno dei miei amanti. Malgrado fossi solo una ragazzina e la maggioranza di essi uomini maturi, sentivo in quel modo di dominarli, di essere padrona della loro virilità e questo mi faceva sentire potente.
Ma adesso volevo godere! Le labbra della mia vulva si erano gonfiate e la mia eccitazione colava a calde gocce rigando l’interno di una delle mie cosce. Mi allungai sopra di lui strisciando sul suo corpo, le mie mani precedevano la mia bocca sul suo petto stringendo e pizzicandone i capezzoli, ricompensata dai sospiri che udivo e quando li ...