1. Antonio


    Data: 30/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Anale Trans Autore: Gabrihole, Fonte: xHamster

    ... “sei anche porca oltre ad essere bona”.
    
    “Lo prendo come un complimento” risposi.
    
    “Fra un po’ prenderai qualcos’altro” rispose lui senza esitare, poi rimise la faccia fra le mie natiche e ricominciò a leccare, mi faceva impazzire di piacere e di tanto in tanto spingeva la punta della lingua dentro di me, penetrandomi un po’.
    
    Credevo di essere a un filo dal venire quando di colpo smise, si alzò in piedi, mi afferrò per le spalle facendo tornare in posizione eretta anche me e mi girò con il viso verso di lui, adesso i nostri cazzi si toccavano, lui mi guardava negli occhi, io li chiusi e ci baciammo.
    
    Quando le nostre labbra si staccarono lo guardai e con aria sottomessa gli chiesi: “mi inculerai adesso, vero?”
    
    “Qua in ufficio?” rispose, poi continuò: “no, non mi va di farlo qua, ma davvero ti lasceresti scopare qua?”.
    
    “Si, ho voglia” risposi.
    
    “Anch’io ho voglia ma se ci beccano?” disse lui.
    
    “Ma chi vuoi che ci becchi? Siamo solo io e te qua dentro” risposi.
    
    “Anche quando ti ho beccato io credevi di essere solo” rispose lui, “non vorrei che poi mi toccasse dividerti con qualcun altro”.
    
    E fu proprio in quel momento che sentimmo dei passi in corridoio, ci ricomponemmo in fretta e furia e appena fummo vestiti ed ogni uno seduto alla sua scrivania entrò Angela, la nostra capo ufficio, una donna ancora piacente ma ormai vicina alla sessantina.
    
    “Hey ragazzi, che fate qua di sabato?”.
    
    “Tiriamo avanti del lavoro arretrato” risposi io.
    
    “Bravi, adesso ...
    ... però andate a casa che è ora di pranzo e il sabato pomeriggio ci si va a divertire, vado via subito anch’io, sono solo venuta a prendere un paio di cose”.
    
    Salutammo Angela ed entrammo in ascensore, appena le porte si chiusero scoppiammo a ridere, mi buttai addosso ad Antonio, gli afferrai il cazzo nei pantaloni e glielo tenni stretto finché l’ascensore arrivò al pian terreno.
    
    Salii in auto con lui e ci recammo al bar dove avremmo mangiato un panino, ci sedemmo nella saletta all’interno della quale vi eravamo solo noi due, “è questo il pranzo che mi offri? Un panino?” gli chiesi con aria sorniona.
    
    “E cosa volevi? Una cena a base di pesce?” mi rispose scherzoso
    
    “Non mi piace il pesce” risposi.
    
    “Mi sembrava di si, allora ho fatto bene a portarti qua, qua puoi prendere la baguette” ribatté lui.
    
    Andammo avanti un po’ a scherzare e fare battutacce con doppi sensi finché il suo tono cambiò e mi chiese: “posso farti una domanda personale?”
    
    Io annuii e lui mi chiese: “come mai sei tutto depilato? Me ne sono accorto prima mentre ti leccavo, non che la cosa mi dispiaccia, anzi”.
    
    Esitai un po’ a rispondere poi decisi che tanto valeva dirgli la verità: “vedi, da un po’ di tempo mi diverto a vestirmi da donna e masturbarmi quando sono solo”.
    
    Antonio sgranò gli occhi ed esclamò: “davvero?!”
    
    “Si” risposi, “la cosa ti da fastidio?”.
    
    “Ma scherzi? Tutt’altro! Chissà che fica devi essere vestito da donna” esclamò.
    
    Andammo avanti un po’ a parlare di com’ero in ...
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