La mia "quasi" prima volta
Data: 24/06/2019,
Categorie:
Comici
Autore: Dumbo, Fonte: EroticiRacconti
... libero, volevo ricevere anch'io un po’ di attenzioni!
Quando lo vede duro e dritto per la prima volta lo prende con le mani e lo guarda. Tu a questo punto ti aspetti un massaggio o una sorta di complimento per la dimensione. Lei invece ti chiede se è normale, sei hai qualche malattia o addirittura se mi ero fatto operare per ingrandirlo. Dopo aver smentito tutte le sue ipotesi, mi racconta di aver visto quello di suo padre sotto la doccia qualche volta, ma era leggermente più grosso del mio pollice.
Io sono lì ciò cazzo duro e questa mi parla del l'uccello di suo papà! Iniziamo bene!
Finalmente con molta titubanza inizia un timido movimento di mani e ad accennare ad una sorta di pompino, ma in bocca non ci entra! Si limita a leccare e baciare la punta. Mi chiede se ho il preservativo, lo estraggo e con non poca difficoltà lo indosso.
Iniziano le manovre, come due autisti inesperti, a suon di gesti ed indicazioni, urlando: Piano piano! Ancora un po’! Cerchiamo di far passare un camion in una piccola e stretta stradina di montagna.
A fatica il glande scivola dentro, qualche secondo di pausa dove non capisco assolutamente se stia godendo o soffrendo. Poi con la mano mi fa gesto di avanzare. Entro di poco, sento una pressione che non mi fa proseguire e mi fermo. Dopo pochi attimi lei si sfila e si chiude a riccio con le mani sul ventre, lamentandosi di un dolore simile a quello del ciclo. Io mi sfilo il preservativo, ormai avevo capito che non si sarebbe fatto ...
... più niente, ristabilisco un po’ la circolazione che il profilattico stretto fermava. Nel levarlo noto su di esso un po’ di sangue.
Lei nel frattempo si era chiusa a chiave in bagno, mi rassicura che va tutto bene. Esce mangiamo, prende un antidolorifico che aveva con sé nello zaino e guardiamo un po’ di tv. Io non insisto più di tanto nel cercare le sue attenzioni, si avevo un disperato bisogno di svuotarmi ma lei era parecchio scossa e preoccupata. Per tutto il tempo mi limitai ad abbracciarla e a darle qualche bacio su la testa. Il pomeriggio, passò in fretta con qualche serie tv e qualche compito da svolgere per il giorno seguente. Alle 16 la accompagnai alla fermata del bus, le chiesi se voleva compagnia, sarei salito con lei e tornato poi per conto mio, ma lei rifiutò. Mi diede un timido bacio freddo e sali sulla corriera.
Il giorno seguente a scuola non si fece vedere e le sue amiche mi guardavano in malo modo, come se l’avessi fata a pezzi e getta nell’immondizia. Non rispondeva né alle chiamate né agli sms, stavo iniziando a preoccuparmi anch’io di averle fatto del male. Alle 23 mi arriva un sms.
Scusa per come mi sono comportata, volevo solo constatare di persona la faccenda di Dumbo, sono una stronza, scusami ancora.
Deluso non diedi nemmeno risposta, non la meritava. Non mi arrabbiai più di tanto però ci rimasi parecchio male.
La sera stessa la passai su internet a cercare foto di peni, prendendo come riferimento le parti del corpo degli uomini per ...