1. Avventure di uno qualsiasi - Campeggio e l’olandes


    Data: 23/06/2019, Categorie: Anale Voyeur Maturo Autore: inciu, Fonte: xHamster

    ... lei sarebbe stata a vedere giocare i suoi amici. L’avevo vista in lontananza, avevano un ombrellone nella zona del bagno del camping, noi ovviamente al sole in spiaggia libera. Fianco a noi incontrammo delle ragazze, tre Alessia, Martina ed Erica, modenesi, Cristian, Davide, Luca erano già a fargli il filo, io aspettavo l’olandese che ancora non sapevo il nome, ma ormai mancava poco.
    
    Finalmente sera, l’appuntamento era nella spiaggia libera dopo il camping, il campo era visibile, avevano portato molte torce per delimitare il campo, sembra di giocare all’inferno col fuoco ai lati e ombre che ti guardavano ai lati. Arrivammo, sgangherati, ognuno con maglia diversa, uno di noi in ciabatte, un altro con la birra sotto braccio. Loro tutti con maglietta arancione, asciugamani, acqua e tifo al seguito. Arrivati Luca, quello che meglio parlava un lingua non italiana, si fece avanti, parlò, poi disse che dovevamo aspettare mancava il loro bomber. Un boato si levò, era arrivato, il bomber era la ragazza olandese che desideravo. Lei attaccante, io difensore, le cose si mettevano al meglio.
    
    La partita inizia, già male per noi, Cristian parte in attacco, perde palla, uno di loro lancia in avanti, la palla arriva a lei, stoppa di petto, io gli son dietro, la spingo, lei mi respinge spingendo in dietro il sedere poi s**tta di lato, io la trattengo e le faccio lo sgambetto, fallo, rigore. La fica è la fica, ma quando si gioca contro gli stranieri in spiaggia non c’è sesso che tenga, ...
    ... si gioca all’arma bianca. Comunque ci fa gol, azione dopo, palla parsa, tira gol ancora suo, era indemoniata, la cosa mi piaceva, era così per tutta la partita, molti contatti, dove spesso sentivo il suo fondo schiena appoggiato alle mie parti basse, oppure mischie dove anche lei mi teneva, metteva mani sul mio sedere o abbracciava, certo eran tutte mosse di gioco, ma i sorrisi che ci scappavano erano invitanti. Lei era davvero un olandese volante, quando saltava era sempre prima e più in alto di me, e più di una volta invece di prendere il pallone mi scontravo con le sue tette.
    
    Fine partita, pareggio, non ricordo quanto, ma era finita pareggio. Poi uno di loro ci disse la parola magica: “ beer?” Non si può rifiutare, quindi si accese un falò e tutti noi attorno, non c’eravamo solo noi anche alttri che guardarono la partita, semplici passanti, io mi avvicinai all’olandese volante.
    
    “Ciao, Inciu, tu?”
    
    “Ciao, Cristianne”
    
    “Giochi bene, sei brava.” “Grazie, gioco in una squadra di calcio nel mio paese, ci allena poi un vecchio che era nel Feyenord.” “Parli bene l’italiano” “Vengo da sempre qui in campeggio”
    
    Ci fu un attimo di silenzio, poi lei esordì: “Andiamo a fare un giro? Fra un po’ saranno tutti pieni di birra, ma io non bevo.”
    
    Andammo via, parlammo del più e del meno, arrivammo dove la spiaggia si stringeva e la pineta arrivava quasi al mare, entrammo, facemmo solo qualche passo, poi la vidi togliersi la maglia dell’olanda di Litmanen, i pantaloncini e il ...
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