1. LE DUNE SELVAGGE


    Data: 23/06/2019, Categorie: Anale Sesso Interrazziale Trans Autore: FrociaSissy, Fonte: xHamster

    ... cuffie,tronando a sdraiarsi,ma io mi alzo sui gomiti e lo saluto con voce civettuola,e stampando un sorriso.
    
    Lui allora scende sulle ginocchia al mio fianco,mi prende la mano,ed apre la ciacciera "Ciao...scusa per la sabbia,ma se ti va,possiamo andare assieme nel'acqua,cosi' ti aiuto a ripulirti...sai,non mi va di andarci da solo...".
    
    Volete che lasci andare un odino d'ebano,con qel fisico da atleta e quella proboscide tra le gambe,andare da solo in mare aperto...? Rischiare che lo adeschi qualche altra troietta,prima di tornare a riva...pensate che sia umanamente possibile farlo...davvero...?
    
    "Si dai,avevo anche bisogno di ringrescarmi un po',sono tutta accaldata...",e mi faccio aiutare,visto che gia' siamo mano nella mano,dal mio dio nero,per dirigerci poi nelle onde fresche del mare.
    
    Arriviamo giusto ad altezza pancia,e mentre ci presentiamo,sempre tenendoci per mano,capito contro qualcosa che mi fa sbianciare contro di lui.
    
    Mi apoggio con l'altra mano libera contro il suo petto di marmo e finiamo faccia a faccia,vicinissimi.
    
    Qualche istante fermi in quella posizione,che finiamo a stamparci labbra contro labbra in un bacio intenso.
    
    Le sue mani mollano la presa per cercare i miei seni,strizzarmi i capezzoli turgidi dal'acqua fredda,ed il mio ventre si apoggia al suo,e noto che il suo serpentone nero si sta svegliando,perchè va spingendo contro la mia pisella,eccitata a sua volta.
    
    In quelle situazioni non servono molti discorsi,la mia mano ...
    ... scende sott'acqua ed aferra la sua spranga dura...
    
    "Dio mio,"penso mentre lo aferro e non riesco a tenerlo tutto in mano "ma questo non è un cazzo...è una bestia da sventramento".
    
    "Andiamo un po' sul mio telo...?" mi chiede con un sorriso che risalta sul viso nero, "è proprio qui dietro,al inizio della pineta".
    
    Col fiato corto annuisco e lui mi conduce tenedomi per mano,oltre la duna che divide la spiaggia dalla pineta,verso il suo posto,appena appartato dal resto della spiaggia ed al inizio della fitta pineta.
    
    Di sicuro non è il posto piu' raccomandabile per una ragazza sola,ma tanto immaginavo e pregustavo quello che a breve sarebbe stato,quindi la prendevo abbastanza in tranquillita'.
    
    Ci accomodiamo su un lenzuolo da letto matrimoniale azurro,e sopra noi avevamo un'altro tessuto,sempre dello stesso colore,legato a dei pali di legno grezzi.
    
    Dopo qualche baccio e qualche mano che cercava il corpo del'altro,sento una forte presa all mia nuca,lui mi spinge contro le sue labbra carnose e mi infila la lingua in bocca.
    
    Poi si stacca,ma tenendomi sempre ferma in ginocchio davanti a lui,con un sorriso malefico,mi porta la testa fra le sue gambe,facendomi strisciare il viso contro il suo cazzone nero,duro xome il marmo,e quelle palle gonfie,piene di cremoso nettare di maskio vero.
    
    Io aferro salda la sua asta ed inizio a leccarla per la lunghezza,poi scendendo ancora varso lo scroto,e risalendo,fino alla testa del palo,finendo per infilarlo tutto dentro le mie ...
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