1. Pomeriggio di luglio


    Data: 23/06/2019, Categorie: Anale Hardcore, Autore: antonioeffe80, Fonte: xHamster

    Alla stazione aspetto il treno delle sette per tornare a casa, sento dei passi, mi giro, è lei. La chiamo “la puttanella riccia”, la vedo in quel treno da marzo, da quando ho iniziato a lavorare a Reggio, è del mio stesso paese ed è anche lei pendolare, l’avevo notata per la sua bellezza, alta circa un metro e sessantacinque, ricci castani perfetti e gonfi che si fermano prima delle spalle, occhi castani stupendi e ipnotici, un viso molto fine, un corpo esile, si vestiva sempre con jeans e maglietta e quindi non avevo notato molto oltre al viso e a parte un culetto piccolo e sodo…fino a quel giorno.La sentii arrivare a causa delle scarpe argento col tacco 12 aperte che risuonavano per tutta la stazione, indossava un vestitino turchese con sfumature celestine che si intrecciavano per tutto l’abito che si fermava poco dopo la zona inguinale, insomma una bomba sexy che arrivava sculettando verso di me, mi sono sempre chiesto la sua età, credo 24 anni, tre anni più grande di me, ma non mi importava, in quel momento sentii il cazzo indurirsi e sgamandola senza ritegno mi lanciò uno sguardo. Non era prima volta che ci lanciavamo sguardi, di solito quando prendevo il treno della mattina mi sedevo sempre in modo che potessi guardarla, quindi gli sguardi si incrociavano a ripetizione da più di quattro mesi. Si sedette accanto a me sulla panchina, non ci eravamo mai parlati, e non ero mai stato vicino a lei come in quel momento, ammiravo le sue gambe lisce e affusolate, erano ...
    ... incrociate e quindi mi godevo tutto lo stacco della coscia, ero arrapato a mille, sentivo che stavo per perdere il controllo, ma ecco lo sbuffo del treno, era pronto sul secondo binario. Lascio che si alzi prima lei per godermi il suo lato B, lei si incammina verso il treno e io la seguo con l’occhio fisso sul vestitino che svolazzando lascia intravedere il suo bel culo, sale la scaletta del vagone ed io mi piazzo dietro di lei, sale con gran femminilità e ed ecco che vedo il paradiso, indossa un perizoma turchese in tinta col vestitino, la mia eccitazione gira a mille e mi mordo il labbro inferiore, alzando lo sguardo mi accorgo che lei si è appena girata, mi avrà visto? Non me ne frega un cazzo.Il treno è diviso in tre vagoni, nel nostro non c’è nessuno, lei si siede sui sedili della sinistra, io a destra sul sedile parallelo, mi giro con le spalle sul finestrino con l’i-pod nelle orecchie a basso volume, così da godermi tutto quel ben di dio, e poi avendo gli occhiali da sole non si vedeva la direzione del mio sguardo, ma lei di certo non è che era ignara dei miei comportamenti.Mancava un minuto alla partenza, la fissavo, lei guardava fuori dal finestrino, le gambe erano davvero belle, anche i piedi, ben curati con uno smalto roseo appena percettibile, il seno era piccolo, nonostante una scollatura accentuata, non superava la seconda. Parte il treno, ci aspettavano tre quarti d’ora di viaggio con tre fermate, essendo il nostro il primo vagone, giunse subito il controllore, un ...
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