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287 – Francesca: Le mani
Data: 22/06/2019, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... scossa e le ha messo in testa la voglia di sesso. Lui prima di farla arrivare all’estasi dei sensi avrebbe dovuto aspettare; quel tempo sarebbe stato un esercizio che gli avrebbe permesso di meglio conoscere le potenzialità creative sessuali di Francesca che lei dal portamento lasciava intendere. Francesca era ben esperta di sesso e sapeva benissimo che per godere in un accoppiamento sessuale deve esserci sempre una predisposizione mentale che deve condurre il gioco e che lei si sarebbe adattata ed infine abbandonata alle volontà di Marco il quale, più passava il tempo a parlare con Francesca, più era convinto che la ragazza alla fine sarebbe stata scossa dalla forza delle sue parole. Già qualcosa era accaduto tra di loro, infatti nel ritoccare il trucco lo aveva toccato con le mani e Marco ne aveva subito il fascino della delicatezza ed accuratezza posta. Quelle di Francesca erano mani da pianista, con dita e ma ben proporzionate rispetto al palmo con una mobilità controllata che sapevano trasmettere sia delicatezza che forza. Marco avrebbe cominciato a conoscere le sue mani, a percepirne l’odore di lei anche dalle mani e sentirne la passione. Non gli avrebbe fatto conoscere subito il sesso ma lo avrebbe portato pian piano a desiderala follemente. Marco ne avrebbe percepito l’aspetto esplorandola con le sue mani, poi entrato finalmente in sintonia con lei gli avrebbe chiesto di riempirle il vuoto che sentiva tra le gambe e lui, oltre al sesso le avrebbe fatto sentire ...
... nuovamente le sue mani che sarebbero diventate strumento erogeno. Francesca fa per allontanarsi da lui ma lancia uno sguardo verso Marco; è un invito a seguirlo che lui capisce. Lei si allontana dalla sala affollata di gente dicendo a lui una scusa di andare a recuperare qualcosa dimenticata in auto, lui coglie al volo l’occasione e la segue accompagnandola. I due appena si trovano fuori dal bailamme della festa non staccano gli occhi uno dall’altro. Poiché la festa si svolge all’ultimo piano di un alto palazzo, per andare all’auto prendono l’ascensore e nello spazio ristretto della cabina, in quei secondi interminabili i loro odori si fondono e Francesca per la prima volta dopo tante settimane desidera fortemente sentire addosso a sé le mani di un uomo, le mani dell’uomo vestito da mago diverse da quelle del suo fidanzato. Lui finché la cabina si muove verso il basso non proferisce parola e non cambia atteggiamento neppure quando capisce che lei in realtà non aveva dimenticato nulla in macchina e che era stata una semplice scusa per potersi trovare a tu per tu con lui. Marco ne ha la prova definitiva quando lei lo invita a tornare indietro fingendo d’aver ritrovato improvvisamente quanto era andata prima a cercare. Marco si è accorto anche che ad essere stato sedotto è lui e non viceversa. Marco vestito da mago e Francesca vestita da figlia dei fiori tornano indietro e insieme risalgono con l’ascensore. Anche questa volta lui ha premuto un tasto ma non è stato quello però che ...