1. Il ragazzo in fondo alla via


    Data: 06/03/2018, Categorie: Anale Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Dopo cinque anni di convivenza con Roberto, il mio primo amore, gli dissi di farsi una camminata perché lui rifiutava di lavorare dicendomi che dovevo mantenere lui ed i suoi capricci.
    
    “Pensi che io sia il pozzo di soldi?” gli chiesi.
    
    “Tu hai tonnellate di soldi, perché dovrei lavorare?”
    
    “Io lavoro e lavoro sodo!” replicai.
    
    “Tu non mi farai lavorare perché se lo farai io non mi farò più inculare.”
    
    “Esci Roberto, vattene!” gridai.
    
    “Ok, Matteo, ok, me ne vado, ma al massimo tra due giorni mi implorerai di ritornare!”
    
    “Vattene! Subito!”
    
    Lui mi lanciò il suo mazzo di chiavi e se ne andò con una valigia.
    
    “Io lavorerò quando vorrò io!” Gridò uscendo.
    
    “Puttana!” Gridai.
    
    Roberto ed io non ci eravamo mai amati veramente, lo inculavo regolarmente e lui sapeva quanto il mio cazzo voleva regolarmente il suo sedere stretto. Mi aveva chiavato raramente. Era una giovane puttana quando l’avevo incontrato ed avevo tentato di cambiare i suoi modi. Mi mancò quando se ne andò. Ora dovevo ritornare a setacciare la scena gay nella speranza di trovare un altro sedere stretto dove riparare la mia erezione intonsa da 20 centimetri.
    
    Claudio, il giovane fusto di diciotto anni che viveva con sua madre nell’isolato, attirò la mia attenzione un giorno che arrivai a casa dopo il lavoro. Quando lo vidi il mio cazzo sobbalzò mentre ero seduto in macchina
    
    La sera seguente decisi di comprare mobili nuovi per il mio soggiorno, il mobiliere portò il nuovo e ritirò il ...
    ... vecchio ma non sistemò i nuovi mobili ed io non sapevo come fare per metterli a posto senza faticare troppo o rigare il parquet.
    
    Il bel giovane Claudio mi entrò nel cervello la sera seguente, un venerdì quando guardai il mio soggiorno in disordine. Mi chiesi se mi avrebbe aiutato a sistemare la mobilia nuova. Avevo da qualche parte il numero di sua mamma, chiamai e rispose sua madre .
    
    "Buona sera signora Verti, sono Matteo. Claudio potrebbe aiutarmi a sistemare la mia mobilia nuova? Il sofà è troppo pesante per uno solo e non voglio graffiare il pavimento del soggiorno."
    
    "Sicuramente dottor Edoardi." Rispose: "Ma sta facendo una doccia ed io sto andando dal parrucchiere ma gli lascerò un biglietto e verrà a darle una mano, arrivederci dottor Edoardi." “Mi chiami Matteo e grazie molte!” Risposi.
    
    Mi spogliai per fare una doccia ben meritata dopo lungo un giorno in clinica.
    
    Dopo essermi asciugato andai in camera da letto e mi guardai nello specchio. Ero soddisfatto dell’immagine riflessa del mio corpo nudo e sodo. Anche se non sono un atleta, il mio corpo di trentasei anni è ancora in gran forma. I miei capelli scuri e corti splendono ed i miei occhi blu brillano.
    
    Più di tutto amo il mio cazzo intonso ed enorme ed i miei testicoli pendenti e lisci della dimensione di una palla da golf. Mi eccitavo ammirando la mia immagine e pensando al giovane Claudio.
    
    Lo conoscevo superficialmente da alcuni anni e lui era un giovane fusto carino con la più bella testa di capelli ...
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