1. Sweatpants


    Data: 06/03/2018, Categorie: Etero Autore: Veronica Cailleach, Fonte: EroticiRacconti

    ... scivolosa, lentamente, assaporandola. La sento risalire fino al clitoride, strappandomi un gemito forte, liberatorio. Ti piace sentirmi gemere a causa tua, quindi continui finché non mi aggrappo ai cuscini del divano e il volume si alza, mentre il respiro si fa sempre più affannoso. Quando avverti che sono vicina all’orgasmo però, ti fermi. “Uff, sei cattivo!”, ti dico ridendo e il mio respiro torna alla normalità. Decido di vendicarmi. Visto che sei inginocchiato sul divano, mi tiro su a sedere e ti abbasso i pantaloni della tuta fin sotto al sedere. Lecco la tua erezione attraverso i boxer, dal basso verso l’alto, bagnandoli e facendoti sentire quanto la mia bocca ti desideri. Libero il tuo cazzo e la mia lingua può finalmente danzare sulla cappella pulsante, mentre lo tengo saldamente in mano. Comincio a succhiare, stimolandoti le palle con l’altra mano, guardandoti in viso. Le tue labbra aperte, mentre con gli occhi chiusi getti la testa all’indietro, non fanno che aumentare la mia eccitazione. Le mie mani ti afferrano i fianchi e te lo prendo tutto in bocca, fino in gola, stando ferma. Emetti un lungo gemito e cerchi di scoparmi la bocca, ma continuo a tenerti fermi i fianchi. Poi mi stacco e lo ammiro, coperto della mia saliva. Ti afferro per i polsi e li porto dietro alla tua schiena, dedicandomi poi a tormentarti la cappella con leccate veloci. Ascolto il tuo fiato farsi sempre più corto, quindi lo riprendo tutto in bocca, ...
    ... fino a sentire la cappella sbattere contro la mia gola. Decido io il ritmo ora, avanti e indietro, lento e veloce, succhiando forte. Ormai sento l’asta del tuo cazzo pulsare, so che stai per venire e me lo confermi gemendo sempre più forte. Ma no, non verrai così facilmente. Mi stacco da te e te lo stringo alla base fra il mio pollice e indice. “Tu sì che sei davvero cattiva! Non si fa, meriti una punizione...”, mi dici con una luce maliziosa negli occhi.
    
    Mi prendi per i fianchi e mi fai sdraiare a pancia in giù, con la mia fessura traboccante di umori che freme al pensiero di sentirti finalmente dentro di me. Mi penetri con un colpo energico, strappandomi un grido. Sento la mia vagina adattarsi perfettamente al tuo cazzo, mentre il tuo petto sudato si appoggia alla mia schiena. Muovi i fianchi per darmi colpi profondi e lenti, aumentando gradualmente la velocità. Mi mordi una spalla e mentre sento l’orgasmo accumularsi sotto i tuoi colpi, mi sussurri: “Voglio venirti dentro, fino all’ultima goccia...”. Questa tua richiesta mi dà il colpo di grazia e vengo gridando, dando libero sfogo alle sensazioni accumulate fino a quel momento. Mi segui poco dopo, gemendo forte a più riprese, svuotandoti dentro di me e lasciandomi una dolce sensazione di calore che mi pervade il ventre. Crolli sulla mia schiena, la tua guancia madida di sudore appoggiata alla mia, rossa di piacere.
    
    “Non immaginavo che le tute potessero essere così erotiche...” 
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