1. Basta! – Parte 3


    Data: 10/06/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Cuckold Dominazione / BDSM Tradimenti Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    Mi svegliai alle nove e, dopo un quarto d’ora, entrai nella sala da pranzo per farmi una robusta e tranquilla colazione.Ormai cominciavamo a conoscerci di vista un po’ tutti e, seguendo il trend lanciato dagli animatori, era un continuo scambio di ‘Buongiorno!’Al di là della leggera noia di salutare praticamente una volta al minuto, mi divertiva vedere quanto certa gente, dall’aria decisamente scorbutica, fosse trascinata in questo vortice di saluti: gente che probabilmente a casa non salutava un cristiano manco a morire…Riflettei brevemente che il mio umore stava migliorando… Merito della vacanza od anche di aver beccato i due? Boh!Andai in spiaggia e l’inserviente egiziano mi sistemò il lettino col cuscino ed il telo di spugna, poi mi sistemò il paravento (vento freddino, sulla pelle nuda, in piedi: ma allungati li dietro, invece, ci si rosolava come papi…) mi portò un tavolino col portacenere pieno di sabbia (Tutto il villaggio era pieno di cestini e portacenere: ogni tanto facevano il giro, levavano i mozziconi e così anche il più maiale si sarebbe vergognato di buttare una cicca in terra…) e mi augurò buona giornata.Passai un’oretta tranquilla a leggere od a guardare ammirato le evoluzione dei kite surfers, gente che faceva surf nella tranquilla laguna, trainata da una specie di paracadute.Dopo un’oretta vidi avvicinarsi un’animatrice, mentre dal bar lì vicino cominciava la musica; da lontano le feci un sorriso e segno che no, che non volevo unirmi alle attività: ero ...
    ... lì per QUIETARE!Lei capì l’antifona, rispose al sorriso e veleggiò verso altra gente.Stavo leggendo una parte abbastanza complessa, quando sentii un «Ciao Giorgio, buongiorno!» con la voce cinguettante di Lorella.Alzai gli occhi e li vidi ad un paio di metri da me; decisi che, visto che sembrava apprezzassero i modi ruvidi… «Buongiorno a voi! Sto leggendo una cosa un po’ complicata -dissi, mostrando la copertina del libro storico- Ci vediamo a pranzo, alle 13 in punto, va bene?»Riabbassai subito lo sguardo, cercando il segno e disinteressandomi visibilmente di loro, che subito si dichiararono d’accordo e se ne andarono da un’altra parte.Stavo considerando l’eventualità di fare due passi nell’acqua bassa della laguna, poco prima di mezzogiorno, quando si avvicinò un inserviente egiziano vestito della tuta d’ordinanza.In un italiano accettabile, mi chiese se volevo sottopormi ad un massaggio.Riflettei rapidamente e mi informai: i massaggi li faceva nel suo ‘atelier’, nel blocco dove sono tutti i vari negozietti del resort.Mentre mi informavo sulle tariffe e le prestazioni, lo studiavo: alto, piuttosto scuro di carnagione, bel fisico, sguardo orgoglioso (non come buona parte del personale lì, pagato tra l’altro due soldi!), sicuro di sé e della propria abilità.Ero tentato per via un certo piccolo, costante, noioso indolenzimento alla schiena, ma poi mi venne l’idea!Prenotai per le 15 pensando che avremmo goduto di un paio d’ore tranquille, visto che grazie all’ora ‘legale’ usata ...
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