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Data: 06/06/2019,
Categorie:
Maturo
Autore: gimbogym, Fonte: xHamster
... bollente giornata in spiaggia, quando una volta varcata la soglia gli occhi faticano ad abituarsi alla poca luce e la pelle si accappona sotto il sale per il sollievo dato dall'ombra e dalla frescura, il ricordo stampato sulle retine di corpi vigorosi e giovani della cui visione si è ingozzata per tutta la mattinata senza occhiali da sole nella remota ma pur plausibile eventualità che qualche sguardo si incrociasse e finalmente sì, si capisse che a cento metri dalla spiaggia si poteva star soli, si poteva sudare, mordersi e grugnire avvinghiati, E' quel tipo di frizzante sfrigolio dietro le ginocchia che ogni domenica mattina la spinge, vestita di tutto punto e dopo un lieve sospiro, a recarsi in chiesa per la funzione delle 11.00.
Vivere la comunità, vivere in comunità è un'idea che la affascina da tempo ma soli non si sta poi tanto male se non si smette di avere la giusta cura di sè. Lo sfrigolio dietro le ginocchia l'ha portata a frequentare circoli di appassionati di narrativa. Serate in cui si portano i compiti fatti a casa, dopo aver divorato libri che non si gradiscono ma che tutti dicono di gradire per far si che il gioco non si inceppi.
Tecnologia. Il world wide web, ragnatela di avamposti solitari come il suo scrittoio ikea montato di sabato mattina a una settimana esatta dall'acquisto. perchè è un fatto che non bisogna mai montare un mobile dell'ikea la sera stessa in cui lo si è comprato. Poichè è facile ma non è semplice accontentarsi di quattro facciate ...
... di illustrazioni dopo un'abbuffata di odori e sguardi scostati appena in tempo.
L'invasione degli smartphone ha appannato l'aurea solitaria dell'internauta che frugava tra le cartelle di uno sconosciuto ai tempi di dc++. Tutti si seguono, adesso.
Ha lo sfrigolio dietro le ginocchia quando entra in casa e io sono seduto al tavolo da pranzo. Sobbalza spaventata poichè troppo assuefatta alla casa vuota.
Che spavento. Corricchia sulle punte verso la sua stanza da letto. la sento chiedermi se sono uscito a fare colazione. No, ho dormito fino a mezzora fa. Guardo verso la finestra spalancata sul cortile, la primavera entra in casa insieme agli aromi di ragù della domenica.
Rielaboro la scena. Si apre la porta, Marla entra di lato, posa le chiavi sul tavolinetto all'ingresso, richiude la porta, si gira, mi vede e sobbalza. Poi imbarazzata corricchia sulle punte verso la camera da letto.
Corricchia sulle punte verso la camera da letto. Ha fianchi larghi che soffocano nella gonna a tubino, due natiche che tendono allo spasimo le cuciture del tessuto, zompetta sulle punte con la grazia di una ballerina del San Carlo.
Hai fame?
Scalza, in posa da pin-up poggiata a uno stipite della porta tiene una mano sui fianchi. Indossa una sottoveste di seta bianca ghiaccio. Hai fame?... Inclinando lievemente una spalla lascia scivolre giù una spallina.
...di me?
Mi si avvicina con passo felpato e andatura da top-model in sfilata, un piede davanti all'altro. Lo so perchè è ...