1. Tommaso, luca & nicola - 15


    Data: 04/06/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69

    ... una sciarpa che gli avevo regalato io e poi tutto come facevamo prima»
    
    «Hai finito di dare i dettagli della nostra nottata?» si intromette Tommaso entrando in cucina. Ha solo dei pantaloni della tuta. Niente mutande, niente maglietta e niente scarpe. Nulla. Gli sorrido trionfante.
    
    «Sì, stavo giusto confidando quanto sei poco dotato a Federico» dico io ridendo.
    
    Tommaso mi prende di peso e mi mette sul bancone. «Ah si? Beh forse è meglio che ricontrolli meglio. Per la cronaca c’è l’ho più lungo io di voi due» disse baciandomi delicatamente.
    
    Federico vorrebbe sprofondare ma non può. Deve subirsi tutto quanto. Io mi stacco da Tommaso per non mettere troppo in imbarazzo Federico. Lui inizia a preparare la colazione mentre io scendo dal bancone dicendo: «non tanto più lungo.»
    
    Tommaso ride sonoramente e toccandomi una spalla dice: «stanotte lo vedremo.»
    
    Mi sposto e vado ad aiutare Federico. Guardo sia l’uno che l’altro. Entrambi a petto nudo. «Sapete che in questa casa ci sono delle cose chiamate magliette?» dico sorridendo. Mi piace vederli così. Tommaso, soprattutto lui.
    
    «Cazzo è vero! Fede vai a metterti una maglietta all’istante!» dice Tommaso a mo’ di giudice.
    
    Federico si volta e gli da il cinque e sparisce in camera sua tornado poco dopo con una maglietta bianca.
    
    «Valeva anche per te» dico rivolto a Tommaso.
    
    «No, io sono figo senza maglietta» dice spavaldamente.
    
    Sa esattamente da che parte prendermi. Non posso più replicare. Come potrei? È ...
    ... davvero sexy così ed è davvero figo senza maglietta. Però mi viene in mente una cosa mentre preparo i cucchiaini.
    
    «Puoi metterne una attillata. Il tuo armadio ne è pieno»
    
    Lui non mi calcola ma mi fa l’occhiolino. Ci sediamo con la colazione sul tavolo e ci diamo dentro.
    
    Dopo colazione Federico ci dice che deve andare un momento in città. Lo salutiamo mentre si prepara ed esce. Tommaso mi guarda e sparecchia. Io lo guardo mentre i muscoli della schiena si flettono in modo provocante e incessante. Lui lava tutte le ciotole e i cucchiaini. Le spalle possenti si muovo a ritmo con il braccio. Sento qualcosa nei miei pantaloni muoversi ma lo tengo al suo posto.
    
    «Smettila di guardarmi, mi metti ansia» dice Tommaso senza neanche girarsi.
    
    «Ma io…» cerco di dire.
    
    «Lo so che mi stai guardando» replica senza dire niente.
    
    Porca vacca mi ha fregato un’altra volta. Come diavolo fa? Faccio per alzarmi quando mi viene in mente una cosa che potrei dirgli: «da quando ti da fastidio che io ti guardi?»
    
    Lui continua a lavare le cose della colazione e risponde: «da quando mi ecciti in modo incontrollabile. Ho il cazzo che non fa altro che sbattere contro questi cazzo di cassetti mentre lavo queste cose e se non la smetti mi sborro addosso»
    
    «Posso vederti mentre ti sborri addosso?» Chiedo ma lui si volta e si fionda su di me. Fa cadere tutto nel lavello e mi prende con forza.
    
    Mi solleva di peso e mi porta in bagno. Qui mi depone e mi butta dentro alla doccia. Apre l’acqua ...
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