1. Daniela la mia Slave da nullità a donna fatale


    Data: 01/06/2019, Categorie: Etero Autoerotismo Sesso di Gruppo Autore: il_master, Fonte: RaccontiMilu

    ... di pranzo:
    
    – Troia togliti il tanga
    
    – Padrone ho paura che passando davanti alla scrivania si possa vedere, stando seduta la gonna si alza molto
    
    – Non mi interessa, devi stare attenta tu a non farti vedere la figa!
    
    Arriva una foto di lei in bagno senza tanga con la gonna sopra i fianchi, le riscrivo.
    
    – Troia, non amo essere preso per il culo, per questo stasera te lo faccio rompere il tuo culo, voglio una foto di te alla scrivania dove vedo che non hai il tanga.
    
    – Padrone scusa non avevo capito.
    
    Arriva la foto come richiesto.
    
    Nel pomeriggio mi scrive di nuovo lei:
    
    – Padrone &egrave arrivata la roba che mi hai fatto comprare
    
    – Brava la mia troia, ti consiglio di acquistare un buon lubrificante, che se fai da brava forse te lo faccio usare. Ci colleghiamo alle 21.
    
    – Va bene padrone
    
    Alle 21 la chiamo, lei &egrave ancora vestita, non le do neanche il tempo di parlare e le dico:
    
    – Allora vuoi essere per forza punita, togliti i vestiti, resta solo in autoreggenti e tacchi
    
    – Scusa padrone, non sapevo volessi già trovarmi nuda
    
    – Tu non devi né pensare né volere niente, devi solo ubbidire, prendi le mollette le candele e un accendino.
    
    Dopo poco torna davanti al video con tutto l’occorrente, porta anche tutti i giocattoli che gli erano arrivati quel giorno, era talmente rossa in viso che lo notavo perfino io dal monitor’ si vedeva che non aveva dimestichezza con i giocattoli
    
    – Mettiti le mollette come l’altra volta
    
    Daniela prima si ...
    ... mette le mollette sui capezzoli, lo fa con una naturalezza che mi fa pensare che non le facciano praticamente niente, deve avere i capezzoli duri, poi si mette le 4 mollette nella figa, e li si vede che soprattutto le piccole labbra della figa le fanno male, la smorfia di dolore &egrave inequivocabile.
    
    – Accendi una candela adesso
    
    Si muove più lenta e con smorfie di dolore, penso che stavolta la figa l’abbia pinzata meglio, accende la candela e le dico
    
    – Adesso fatti colare la cera delle candele in mezzo alle tette
    
    – Padrone ho paura
    
    – Troia, nessuna &egrave morta con la cera calda, muoviti che non ho tutta la notte da perdere con te
    
    La vedo che lentamente si fa colare una goccia di cera, il primo impatto per lei dev’essere come uno schiaffo in faccia urla e con l’altra mano si toglie la cera.
    
    – Allora non hai capito un cazzo, la cera la devi fare colare, non azzardarti a toglierla con l’altra mano’
    
    Ritenta, vedo la cera che tocca la pelle e lei ha un sussulto, ma stavolta solleva solo un poco la candela, prende fiato e poi fa colare altra cera’ &egrave molto rossa in viso, ne approfitto che non &egrave concentrata sulle parole
    
    – Sei proprio una troietta, non sei degna di essere chiamata troia, e anche da troia sei all’ultimo gradino. Ho visto sai, che non sai neanche fare i pompini, ti faccio diventare una succhia cazzi di prim’ordine, almeno puoi diventare una zoccola e ambire ai gradini più alti
    
    Lei mi guarda attraverso la telecamera, sempre ...
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