La Storia di Monica – Cap. 4.0 – Karim e Moha
Data: 30/05/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu
... quel cornuto con cui stai con la fica bella rotta.’ mi rispose Karim mentre dava il cambio all’amico. Karim mi prese per le caviglie per tenermi le gambe ancor più aperte di quanto avesse fatto Moha, poi m’infilò tutto il membro dentro con una spinta tanto poderosa da farmi quasi cadere dal divano. Non ebbi però il tempo di dire nulla, che l’altro mi tappò la bocca col suo membro, però ancora più gustoso dai miei umori dai quali era ricoperto. I due si dimostrarono dei veri tori da monta, non solo mi scoparono senza sosta dandosi il cambio ogni volta che uno stava per venire, ma prendendomi nelle più diverse posizioni, senza però esser mai violenti. Anche quando mi ritrovai carponi sul divano, Moha mi prese con foga si, ma senza mai far sì che provassi del dolore, e non so dire quanti orgasmi ebbi durante quella folle cavalcata. Alla fine però anche i tori vengono, e così fu per Moha e Karim, che mi schizzarono il loro seme direttamente in gola, facendomi sentire un po’ troia, ma allo stesso tempo molto soddisfatta. Tornai alla mia scrivania per sedermi e firmare un assegno come donazione per la loro organizzazione. ‘Pensandoci bene al momento non avete una tasca dove metterlo.’ dissi loro sorridendo. ‘Questo non è un problema, puoi anche lasciarlo lì e tornare fra noi.’ mi rispose Moha indicandomi il centro del divano. ‘In effetti la tua è una buon’idea.’ risposi a mia volta dirigendomi verso di loro ‘Inoltre se replicate voi posso farlo anch’io con quel ...
... blocchetto degli assegni.’ A quel punto non ci fu più bisogno di dire una sola parola, i due uomini s’alzarono e mi misero fra loro per riprendere a toccare tutto il mio corpo, con le mie mani che erano come calamitate dai loro cazzi. Il seguito fu quasi una replica di quanto avvenuto poco prima, con Karim e Moha che mi scopavano senza darmi un attimo di tregua, e donandomi così altri incredibili orgasmi. I due avevano ben compreso cosa volevo, e cioè prendere del gran cazzo, ma senza andare oltre, facendo sì che avessi sempre la passera ben piena. Per me era anche un piacere tenere in bocca la mazza di chi non mi stava scopando, anche perchè era sempre ricoperta dei miei umori che sgorgavano in abbondanza. Karim fu sempre leggermente più brutale, ma mai violento, preferendo prendermi da dietro in modo d’essere sempre a dettare il ritmo. Per Moha invece le posizioni era del tutto irrilevanti, infatti voleva solo godere, come del resto io, sperando che li volessi rivedere per fare altro sesso. L’unica differenza è che la seconda volta m’inondarono il volto col loro piacere, obbligandomi a masturbarmi davanti ai loro occhi, cosa che feci ben volentieri infilandomi due dita dentro la passera e venendo insieme con loro. Fu però un più che piacevole pegno da pagare per un pomeriggio di sesso sfrenato, ben sapendo che avevo acquisito due nuovi stalloni per la mia personale scuderia d’amanti. Quando tornai alla villa Tommaso mi chiese com’era andato il mio incontro con i ...