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Una ragazza immagine costa meno di una puttana
Data: 26/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: frankossido, Fonte: RaccontiMilu
... movimenti di bacino per avvicinargliela alla bocca. Umberto però ora voleva scopare. Alzandosi in piedi si tolse i pantaloni e rimase completamente nudo, cercò in tasca il preservativo ma Jessica lo fermò dicendo che tanto prendeva la pillola, ‘ammazza che troia che ho caricato oggi’ pensò Umberto. Nel frattempo Jessica alzandosi fece cadere a terra il ragazzo e lo mise a terra con il cazzo svettante verso l’alto dove era lei prima. Iniziò a sfilarsi, a fatica visto quanto erano stretti, i leggins e li butto a terra vicino, poi stava abbassandosi per slegarsi i tacchi quando Umberto le ordinò di tenerli. Lei come infoiata a quel punto si buttò sul ragazzo nudo e adagiò il suo corpo liscio, caldo e sudato sul corpo di lui. Con la mano afferrò finalmente quel cazzo e indirizzandoselo verso la figa iniziò a cavalcarlo. Umberto apprezzava la voglia di Jessica, era lei a volersi far scopare di quel cazzo e questo dava a lui la possibilità di godersi quel corpo mentre lei ricominciava a baciarlo profondamente. Con le mani strizzava il culo sodo, scendeva verso le cosce perfette e risalendo le spingeva la schiena verso di se come ad intimarle di farsi possedere. Il corpo di lei era liscio e bagnato dalle gocce di sudore per gli eventi che si susseguivano, però rimaneva profumata di quella fialetta Dolce e Gabbana che si era messa in abbondanza al pomeriggio. Umberto sentì il corpo di Jessica muoversi sempre più freneticamente sul suo e presto sentì il cazzo avvolto da umori bollenti ...
... che bagnarono la sua asta e persino le sue palle’ Jessica tolse la lingua dalla sua bocca solo per tenersi forte a lui e lanciare nel suo orecchio tutto il grido soffocato che era prodotto di quell’orgasmo sconquassante. Umberto da parte sua stava facendo i miracoli per non venire con quel corpo perfetto. Quando sentì che Jessica si lasciava andare su di lui dopo l’orgasmo fu pronto a rimettersi in ginocchio per prendersi quello che sognava da tutto il pomeriggio: il culo. Spostò Jessica come una bambola da quanto era stato stravolgente il suo orgasmo, il suo cazzo faceva da sempre miracoli vista la circonferenza e quella donna era visibilmente provata. La mise a pecorina con la testa ancora appoggiata a terra, lui da dietro iniziò subito a leccarle la figa grondante di umori per farle mantenere il formicolio seguente all’orgasmo, piano però le infilava anche delle dita dentro. Di tanto in tanto leccava anche il buchino posteriore e presto iniziò a dedicarsi solo ad esso. Quando lo sentì sufficientemente umido iniziò a infilare prima un dito, poi due e così visa fino ad allargarlo un minimo. A quel punto Jessica si era anche ripresa e il respiro affannoso era sintomo della preoccupazione che provava al pensiero di quel palo di carne nel suo intestino. Quando sentì la cappella puntare sul suo sfintere la sentì solo dire: -Inutile che ti dica di far piano, però fammi godere. A quel punto l’arrapatissimo Umberto non poté che afferrarle i fianchi e impalarla come un animale. Con ...