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L'inizio
Data: 25/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: psycouple, Fonte: Annunci69
... e si allontanò, manifestando disinteresse al solo scopo di riaffermare la sua autorità, di sentirla gemere e pregare di ricevere ancora la sua carne. "Mi stai facendo sudare", le disse con sguardo di rimprovero, "prenditi cura di me ora", continuò lasciandola avvicinare carponi come un cane farebbe col suo padrone. Lei lo raggiunse fissandole il pene, pregustando lo spessore che avrebbe riempito la sua bocca. "Non lui, lecca giù", la fermò con tono deciso. "Asciuga il sudore che ho in mezzo alle gambe, con dolcezza e senza fretta". Lei obbedì fiera del comando ricevuto, passando la lingua sui genitali e più giù, fino a trovare il foro del suo sfintere. Capì che era quello che lui voleva e vi si dedicò con tutta la passione che aveva in corpo. Si masturbò facendolo, senza darlo troppo a vedere, come una bambina che gioca col suo giocattolo preferito nonostante gli fosse stato vietato. Perseverò a lungo nel farlo, muovendo la lingua umida sui piccoli contorni e cercando con dolcezza di infilarla dentro per quanto poteva. Lui le spinse il viso contro, con un gesto talmente rozzo e maldestro da stridere con la sua grazia, quasi a sottolineare che quello era un lusso che solo lui poteva permettersi. "Assaggiami", le sussurrò, "voglio che il mio sapore ti resti in bocca per tutto il giorno. "Si, mio Signore", le rispose trattenendo a stento la foga che metteva nel farlo. Trovò appena il tempo di ...
... chiedergli quale altro compito avrebbe dovuto svolgere, che lui la bendò e le chiese di rimettersi carponi. Le intimò di seguirla, di trascinarsi al suo fianco, lentamente e in ginocchio. Pur non vedendo, lei riuscì nell'operazione seguendo i movimenti delle sue gambe, in modo lento e impacciato, fino ad accorgersi di essere giunta nella sala da bagno, proprio davanti al wc. "Puoi sederti se vuoi", le disse con premura, gratificato per quel nuovo gesto di sottomissione. Lei lo fece, afferrandosi con forza alla seditoia, ma senza rinunciare alla grazia che le apparteneva. Scese il silenzio tra i due. Lui le era di fronte, in piedi, sperimentando quel senso di potere che solo un momento del genere poteva regalargli. Lei, bendata e intimorita, aspettava con ansia il prossimo comando. Respirava a fatica, presa dall'eccitazione e dall'ignoto che la circondava. Quel silenzio, che lui protrasse oltremodo e con astuzia, era quando di più erotico e stimolante lei avesse mai provato. Trascorse un tempo indefinito, quando all'improvviso un getto caldo, prima sottile e poi sempre più abbondante, la raggiunse sui seni. Avvertì un odore inconfondibile, e con esso una sensazione di impotenza mai sperimentata prima. Senza che lui aggiungesse altro, iniziò a cospargerselo addosso, sulla pancia, sul collo, sul viso, ricoprendosi ovunque del suo odore. Scivolò con le dita giù verso la vagina, dove la maggior parte della sua urina si era ...