1. Lezione serale 01


    Data: 21/05/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... nessuna intenzione di svolgere il compito. Continuavano a fissarmi.
    
    Cosa avrei dovuto fare? Continuare a far finta di niente? Riprenderli?
    
    Gli sguardi si facevano più insistenti e, assurdo, una strana sensazione mi stava prendendo. Quegli sguardi così penetranti stavano iniziando a piacermi. Mi appoggiai allo schienale della sedia e mi spinsi un tantino più avanti, come se volessi trovare una posizione di riposo. La conseguenza fu di far sollevare la gonna ancora un po’ destando sempre più l’attenzione dei ragazzi. Sentivo il cuore che mi batteva più forte. Quegli sguardi mi provocavano dei brividi, una sensazione che non avevo ancora provato.
    
    Accavallai le gambe e gli occhi erano ancora più decisi e attenti, così anche le gomitate si facevano più frequenti.
    
    Scavallai le gambe lentamente, provocando maggiore attenzione. Sentii che il mio basso ventre rispondeva a questa manovra. L’eccitazione compariva improvvisa e sconvolgente.
    
    Lentamente sollevai una gamba portando la punta di un piede sul tallone dell’altro, mostrando di conseguenza una generosa porzione di gambe. Restai qualche secondo in quella posizione cogliendo sul viso dei ragazzi della prima fila un sorriso ammirato. Sentii lo stupore dentro di me e l’eccitazione che mi prendeva.
    
    Diavolo, mi piaceva dare spettacolo, mi piaceva che qualcuno sbavasse per i miei piccoli e semplici movimenti. Da un lato una vocina mi diceva di smettere, di fermarmi prima che succedesse l’inevitabile, dall’altra ...
    ... un’altra vocina mi incitava a proseguire.
    
    “Falli sbavare quei due ragazzi, falli arrapare, lo vedi che piace anche a te.”
    
    Col cuore che batteva forte ripetei lo stesso movimento con l’altro piede, facendo salire la gonna ancora di più.
    
    Lentamente e maliziosamente ripetei altre volte questo movimento, facendo aumentare di molto l’attenzione dei due ragazzi. Ma anche altri se ne accorsero e presero a guardarmi, forse anche increduli. La loro professoressa tanto temuta e autoritaria in quel momento stava dando spettacolo.
    
    E la cosa iniziava a piacermi sempre più.
    
    Stavo arrivando a un momento di eccitazione incredibile, forse al punto di non ritorno.
    
    “Professoressa … professoressa – una voce al mio fianco mi fece sobbalzare – il mio compito.”
    
    Uno dei ragazzi più bravi aveva finito il compito e me lo stava consegnando.
    
    Lo presi con le mani tremanti e lo misi alla mia destra. Uno alla volta arrivarono anche gli altri e, sempre tremando, misi un compito sull’altro, cercando di mantenere un certo contegno.
    
    Guardai i ragazzi e dai loro sguardi capii che erano consapevoli del mio stato d’animo e quasi ridevano della situazione.
    
    Il campanello di fine lezione e il bidello che aprì la porta arrivarono in mio soccorso.
    
    Con la testa piena di mille pensieri, mi ricomposi mettendo la gonna al suo posto, mi alzai e uscii dalla classe anche prima degli alunni, cosa che non avevo mai fatto. Con passo svelto mi diressi verso l’uscita portando con me i registri di classe ...