Tommy sulle Dolomiti - Capitolo 9
Data: 17/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... avrebbe lacerato in due il suo innamorato. Una corrente li stava attraversando, una corrente penetrata in loro attraverso Lorenzo e Tommy, ma ora era dentro di loro.
Il buco di Michele aperto, largo, rilassato, accolse facilmente il grosso attrezzo dell’amico che scivolò dentro come se fosse unto, completamente, arrivando alla prostata del ragazzo e poi ulteriormente, fino a che la radice raggiunse il bordo del buco e le natiche carezzarono le palle dell’altro così piene di sperma da essere il doppio del solito.
Poi ambedue smisero di muoversi e si girarono verso gli altri due ragazzi che li stavano fissando affascinati ed ammutoliti. Lorenzo e Tommy avevano visto la verga di Luca gonfiarsi ad una dimensione inumana, le sue palle gonfiarsi ed il buco di Michele aprirsi ed ingoiare il pene del suo innamorato. Erano abbracciati e quella corrente, nata dal loro abbraccio precedente, li avvolse.
“Fate quello che ci avete visto fare.” Dissero loro i due ragazzi, contemporaneamente ma come fossero una sola persona.
Lorenzo scivolò sotto il corpo di Tommy ed alzò le gambe intorno al torace dell’amico come aveva visto fare a Michele. Un caldo soffio d’aria sembrò soffiare su di loro proveniente da luoghi misteriosi ed il cazzo di Tommy si gonfiò, più grosso, più grosso, congestionato di sangue, finché non fu grosso come quello di Luca anche se era più giovane e meno sviluppato. Le sue palle erano gonfie di sperma e la prostata, profonda nel suo buco del culo, cominciò ...
... a pulsare di fluido, in attesa di contrarsi e spararlo fuori.
Le gambe di Lorenzo erano avvolte intorno al torace del suo innamorato ed il suo buco vergine aprì la sua gemma, dando il benvenuto al fiore della cappella di Tommy.
Il buco di Lorenzo si spalancò... e l’uccello di Tommy vi spinse contro e ne fu lentamente ingoiato, scivolando sempre più profondamente nel caldo e comodo spazio del sedere dell’amico finché non fu seppellito fino alla radice, la cappella strofinò contro la prostata profondamente nel sedere di Lorenzo, le palle contro la curva delle natiche.
I due ragazzi inculati ce l’avevano anche loro straordinariamente duro, i loro peni erano pigiati contro la pelle morbida della pancia e dell’ombelico dei loro partner, scivolando come se fossero
lubrificati contro quell'area che presto sarebbe stata coperta di caldo sperma che sarebbe sprizzato fuori. I quattro ragazzi ora erano un solo organismo, una combinazione di quattro individui che da due coppie diventano un quartetto. Anche senza toccarsi le due coppie avevano lo stesso ritmo, inspirando ed espirando insieme, ogni coppia congiunto per le labbra col bacio; alle anche ed inguine coi peni contro le pance ed al buco del culo coi peni che fottono profondamente.
Il ritmo dell’inculata seguiva una musica che viene da lontano, nel tempo e nello spazio.
I peni scivolavano dentro e fuori dei buchi del culo pronti, carezzando ed essendo carezzati, scopando ed essendo scopati, baciando ed essendo ...