Il cazzo del professore pt.2
Data: 15/05/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: storievere6996, Fonte: Annunci69
La notte non riuscì a prendere sonno; avrei finalmente potuto vedere il mio professore di scienze in costume?!
Nei due giorni precedenti alla successiva lezione di nuoto, ho avuto modo di incontrare il prof. durante gli orari scolastici. Era strano osservarlo dal basso verso l'alto e immaginarlo poi in costume. Cercai di intervenire il più possibile nelle sue interrogazioni per mettermi più in mostra di fronte a lui. In un lampo, mi ritrovai catapultato nel week-end e a dovermi preparare per andare in piscina. Non dissi nulla a mia madre riguardo al problema dello spogliatoio perché provavo ancora un certo imbarazzo per l'accaduto.
Dopo essere passati dalla reception, io e mio padre ci dirigemmo verso lo spogliatoio degli uomini e, spalancata la porta, mi si spalancò anche la bocca. Davanti a me apparve uno spettacolo meraviglioso: uccelli di ogni tipo svolazzavano liberamente per la stanza. Era la prima volta che vedevo un uomo adulto nudo. C'erano cazzi di ogni tipo che penzolavano a sinistra e destra con nonchalance. Le persone lì dentro non si vergognavano di mettere in mostra il proprio uccello. Addirittura, c'erano uomini che si asciugavano i capelli senza vestiti che parlavano contemporaneamente a quelli sotto la doccia! Non sapevo dove posare il mio sguardo, tant'é che mio padre mi chiese se stessi bene. Io, un po' sconvolto, feci finta di nulla e mi sedetti su una panca.
"Hey, ciao Raffaele!"
"Anche tu qui Michelangelo?!"
In piedi vicino a me c'era ...
... un amico di famiglia, Michelangelo, il quale ogni tanto organizzava delle festicciole con i miei genitori. Egli era un uomo sulla sessantina calvo e con due lunghi baffi dorati.
"Ah, porti l'ometto a nuotare! Come va?"
"Bene dai, questa é la sua seconda lezione." rispose mio papà nel mentre che mi sfilava i pantaloni e la maglietta. All'improvviso, la mia bocca si spalancò per la seconda volta: Michelangelo afferrò le estremità dei suoi slip rossi e le tirò giù allo stesso tempo. Mi ritrovai, a pochi centimetri di distanza dal naso, un cazzetto abbastanza piccolo ricoperto di peli ma, che al me del passato, sembrava enorme. Era una sensazione stravagante vedere ciò che nascondevano gli altri uomini lì dove non batte il sole, soprattutto se quelle persone erano conoscenti da molto tempo. Mi eccitai subito anche se non me ne resi conto. Nel mentre che Michelangelo e mio padre continuavano a parlare normalmente come se non fosse successo nulla, mi resi conto che a breve il mio babbo mi avrebbe abbassato le mutande per farmi indossare il costume perciò, preso da un attacco di panico, afferrai i miei water boxer dalla borsa e mi rinchiusi in un cubicolo.
"Salutami tua moglie, Raffa!" disse Michelangelo infilandosi un costume slip e avviandosi verso la porta della piscina.
"Senz'altro!" rispose mio padre un po' irritato.
"Ma dove sei stato, mi hai fatto fare la figura dello scemo!" sbraitò girandosi verso di me vedendomi uscire dal cubicolo.
"Scusa, ma é strano! ...