Cinema 01
Data: 09/05/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Voyeur
Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster
... gonna.
<<Cosa fai...>>, mi sussurrò mentre la mano si insinuava sempre più sotto la gonna scoprendole le cosce.
<<Laciati andare ...>>, provai a dirgli mentre le baciavo il collo.
Avevo completamente sollevato la gonna di Paola, che rimaneva seduta con le cosce esposte sino gli slip di pizzo nero che aveva indossato.
La toccai tra le gambe, sopra gli slip quando notai con la coda dell’occhio due signori vicino alla macchina che ci stavano osservando.
Lì per lì mi fermai interdetto.
Erano due guardoni di una certa età che si stavano godendo lo spettacolo.
Poi, mosso da un piacere irrefrenabile continuai a palpare mia moglie.
<<No ... fermo ...>>, protestò debolmente lei.
Poi quando anche lei vide quei due signori si irrigidì.
<<Basta Luca! Stiamo dando spettacolo!>>, disse allontanandomi e sistemandosi la gonna.
Io ero al culmine dell’eccitazione, una cosa del genere sapevo che non me l’avrebbe più concessa, e al pensiero di ritrovarmi la solita Paola ebbi un moto di rabbia.
<<Ma cacchio!>>, sbottai, <<Non stiamo facendo mica nulla di male...>>
<<Lo so>>, rispose lei, <<Ma non mi va... e poi sono stanca>>, finì guardandosi attorno.
I due signori, intanto si erano allontanati.
<<Bene!>>, ripresi io, <<Avvertimi quando ti andrà>>.
E detto questo, quasi senza rendermene conto uscii dall’auto e mi incamminai arrabbiato.
<<Luca! Dove vai?>>, disse lei.
<<Le chiavi sono attaccate. Vai a casa, io prenderò un taxi>> risposi io ...
... senza nemmeno voltarmi.
Ero arrabbiato e demoralizzato per la piega che aveva preso il nostro rapporto e non sapevo cosa fare.
Continuai a camminare lungo la strada senza sapere dove stavo andando. Poi voltai l’angolo e fatti quattro passi mi trovai di fronte a un cinema.
Buttai un occhio dentro, preso dai miei pensieri.
Evidentemente non era un cinema classico.
Esposte stavano le locandine di donne che posavano nude con due stellette sui seni e un rettangolino nero in mezzo alle gambe.
I titoli delle locandine, poi, erano evocativi di amplessi, voglie e abilità sessuali.
Il titolo del film del giorno campeggiava proprio davanti all’atrio: “Le calde notti della segretaria”
Già, pensai io con un mezzo sorrisetto, proprio quelle che mia moglie fa passare a me.
Poi, senza rifletterci, entrai dentro.
Andiamo dentro a vedere cosa mi sto perdendo, pensai.
E così, quasi senza accorgermene, mi ritrovai in mano un biglietto per la sala.
A porgermelo fu una signora bionda appariscente sulla cinquantina.
Quando entrai in sala diedi un’occhiata in giro.
Mano a mano che mi addentravo per la sala buia, mi accorgevo che il cinema era molto vecchio e trasandato: poltroncine in legno, sporcizia dappertutto, pochi avventori, in genere vecchi, sparpagliati qua e là.
Il film era già cominciato e sullo schermo si vedeva una procace ragazza impegnata in una scena di sesso orale con un uomo molto prestante.
“Ma che diavolo sto facendo?” pensai a quel ...