1. Nella voragine della tua psiche


    Data: 07/05/2019, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... ricongiunsero. A rilento cominciai a baciarti sulla pelle nuda, più piano di quanto tu avresti voluto, il tuo sorriso mi disse che era questo che volevi, perché la passione che sentivi dentro di me ti riferì che era questo che volevo. Tutt’intorno sparì, soltanto il nostro piacere d’essere lì era con noi, eccomi attualmente davanti alla porta di quella casa mentre t’annuncio:
    
    ‘Verrà il giorno in cui tu busserai, ma io non aprirò’.
    
    Senz’aggiungere altro hai sbugiardato smascherando l’inconscia illusione dell’eternità. Lo so che verrà quel giorno, perché dalla prima volta che t’ho toccato, dal fremito che ho provato, ho capito che sarebbe stata una storia dove il tempo avrebbe giocato un ruolo particolare, direi inconsueto. Il tempo dell’attesa, delle infinite piccole prospettive, del tuo corpo, dei tuoi gesti, delle tue inquietudini, dei tuoi sospiri di passione, soltanto questo tempo sarebbe trascorso per noi, così come un cronometro a ogni giro di corsa, in quanto a ogni ritrovo si sarebbe azzerato. Un cronometro che un giorno non avrei più fermato lasciando segnare il tempo, questo sì infinito d’una vita senza te, senza più l’attesa né l’inquietudine di te. Nel dirmelo con la testa poggiata sul mio petto, dopo che le nostre anime si erano ...
    ... unite oltre i limiti del corpo, visto che hai voluto soltanto aumentare il fuoco che alimenta il mio desiderio di te, d’ogni parte di te, quel desiderio di godere d’ogni secondo trascorso insieme. Ogni volta potrebbe essere l’ultima, ogni volta che busso alla tua porta il mio cuore si ferma, finché l’uscio non si spalanca, perché ogni volta che quella porta s’apre cancella ogni cosa di me che non t’appartiene, consentendomi di vivere emozioni così intense da diventare immortali, d’arrivare nel luogo più profondo della tua anima e lasciarci il mio cuore a pulsare per l’eternità.
    
    In questo momento t’immagino e colgo chiaramente il tuo odore, avverto la consistenza della tua pelle, capto la tua voce che mi sussurra parole provocanti, perché solamente la mente ormai incantata e rapita mi permette di sentirti realmente con me, precisamente come nella realtà delicata d’un sogno, dove per un istante infinito il vuoto della tua assenza non esiste più.
    
    Tutto questo &egrave come un sogno che s’indebolisce, che s’allontana e che svanisce, come l’improvvisa consapevolezza del desiderio disatteso e trascurato, dell’illusione d’una realtà che mi colpisce picchiandomi come un pugno nell’anima.
    
    Ho ancora voglia di te, sempre di più.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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