Sdraiarsi e rasserenarsi
Data: 02/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... mani da inermi e sprovvedute, iniziano a frugarmi sotto la maglietta leggera un po’ lunga, poi sotto gli slip, adesso il tuo cazzo punta il soffitto lucido, io m’eccito e mi riempio la bocca di te, infine ti tocco, t’accarezzo e ti lecco con calorosa veemenza.
Tu mi fermi e mettendoti a sedere sul letto mi baci sulla bocca a lungo, appassionatamente. In seguito mi spogli in fretta e vieni sopra da me, incapace e malaccorto di trattenerti oltre mi penetri, eppure io non m’accontento, visto che non è sufficiente neppure per te. Dopo pochi istanti rallenti il ritmo, riversandomi colpi più decisi e costantemente più lenti, io mi sciolgo come il miele lasciato sul comodino, intanto i nostri fluidi si mescolano, i sensi s’annebbiano, giacché si perde la cognizione dello spazio e la consapevolezza del tempo.
Vorrei urlare, preferirei stringerti, abbracciarti e baciarti fino a consumarti, però non sono più su questa terra, il mio cuore pulsa sempre più rapido, io mi perdo nell’istante infinito, ma non ancora, ti prego, non ora. Io voglio prolungare questo piacere smisurato fino allo spasimo, in tal modo mi stacco da te e ti chiedo di sdraiarti di nuovo, infine ti sono sopra, eppure ti volto la schiena. Le mie mani frugano e sfregano le tue intimità, t’accarezzano le cosce sode e muscolose, il tuo corpo è teso, tutti sensi sono attivi e pronti, la pelle è umida d’uno strato di sudore sottile. Io starei così per lungo tempo, le tue mani sui fianchi ...
... m’accarezzano la schiena giù fino a quel solco che divide quel territorio, io sento le tue dita inoltrarsi fin dentro il mio corpo, là dove l’intimità è assoluta e dove soltanto a te è consentito arrivare.
Il desiderio è irrefrenabile e travolgente, insopprimibile, la voglia di te è convulsa e infinita, io agguanto il tuo cazzo, lo cospargo ancora di miele per renderlo scivoloso guidandolo con dei movimenti morbidi delle anche, mentre s’inoltra nella foltissima e perversa oscurità di quell’anfratto. In quell’istante mi sfuggono gemiti di dolore misto a piacere, so soltanto che vorrei morire, ma non vorrei che tu smettessi mai. Tu ti muovi adagio, io sento il calore che emana il tuo corpo, il tuo respiro e le tue parole di felicità e di godimento. In questo momento sono seduta completamente sopra di te, d’improvviso t’alzi, mi fai mettere carponi, giacché tu sei posizionato dietro di me. In questo modo mi prendi dapprincipio sul davanti e successivamente di dietro, infine di nuovo con le mani e con il sesso, allora mi stendo sul letto, intanto che mi baci sulla bocca e sui seni.
Progressivamente vieni dentro di me, io ti stringo e ti soffio nelle orecchie, perché ti voglio adesso, tu accenni qualcosa di lascivo e di scostumato, io però non capisco bene e sorrido, mentre la mia risata soffocata si trasforma nei nostri mugolii di quel piacere tanto atteso e assai a lungo rinviato, scuotendoci entrambi con dei sussulti.
In conclusione tu ricadi su di me ...