Sgamato - Racconti Erotici

Sgamato

... riconoscere la sua rabbia e la sua delusione verso di me mentre mi spingeva quella cosa dentro con forza e dicendomi: "prendi, puttana!" per gli altri era un gioco, ma per lui era diventata una vendetta.

Mi tolsero la melanzana dal culo, tirarono i dadi di nuovo e sentii nuovamente un cazzo entrarmi dentro, ormai rispetto alla melanzana a mala pena lo sentivo, tirai ad indovinare e dissi: "Alberto", almeno se avessi sbagliato mi avrebbe punito lui, perché era ovvio che la prossima mossa di Lamberto sarebbe stata il peperoncino.

"E brava la nostra puttanella!" esclamò, poi mi afferrò per i fianchi e cominciò a scoparmi con forza, mentre lo faceva sentii Lamberto dirgli: "sborragli pure dentro tanto io userò il preservativo, non ho voglia di toccare ancora con il mio cazzo quella puttana.

Quelle parole mi fecero più male della melanzana e, forse, anche di quello che avrei subito da lui di li a poco.

Alberto si svuotò le palle dentro di me e il mio culo era talmente dilatato che come sfilò il cazzo persi subito tutto il suo sperma sul pavimento. Fu molto umiliante.

"E' tutto tuo, come avevamo deciso dall'inizio, adesso glielo possiamo dire che i dadi erano una farsa" esclamò Alberto scrollandosi sopra di me le ultime gocce di sperma che gli erano rimaste nel cazzo.

"Si ma togliamogli la benda" disse Lamberto, il mio Lamberto, quello che dopo "essermi scivolato nel culo" la prima volta si scusava e diceva di avermi fatto una cosa orribile, adesso provava nei ...

... miei confronti tanta rabbia da volermi fare male per forza.

"Vado a prendere la telecamera, aspetta un attimo" disse Alberto.

A quel punto tentai di ribellarmi dicendo: "no ragazzi, il filmino no, per favore!".

"E invece si" disse Alberto, "sarà la nostra assicurazione, non filmerò le nostre facce ma la tua si".

Alberto iniziò a filmare, Lamberto si mise davanti a me, calzò il preservativo e prese la bottiglietta di salsa al peperoncino, poi mi disse: "lo sai cosa sto per fare, vero?".

Feci cenno di si con la testa aspettandomi che se la sarebbe spalmata sul cazzo, invece si posizionò dietro di me e fece cadere subito alcune gocce direttamente sul mio ano.

Urlai dal dolore, bruciava in una maniera insopportabile e Dario, per evitare che i vicini sentissero, accese la televisione ed alzò il volume, poi si mise nuovamente a cavalcioni sul tavolo ed approfittò per scoparmi la bocca mentre subivo quella tortura, Alberto sadicamente filmava tutto.

Lamberto mi infilò la boccetta, senza il tappo, nel culo e la strizzò versandone parte del contenuto dentro al mio intestino.

Il dolore fu talmente intenso che non riuscii nemmeno a gridare, poi mi afferrò per i fianchi e mi infilò il cazzo nel culo.

Ogni volta che faceva su e giù nel mio retto sembrava che un coltello male affilato dovesse iniziare a tagliarmi da li dentro per aprirmi in due, urlavo dal dolore e piangevo dal dispiacere perché il mio amico, quello che la sera si infilava nel mio letto con la ...