1. Domani mi sposo


    Data: 28/04/2019, Categorie: Tradimenti Autore: cris35, Fonte: Annunci69

    ... monte di Venere, la bacio con trasporto, con vigore, lei mi prende per i glutei e mi spinge a se, mi vuole sentire, e io voglio lei, la voglio adesso…
    
    Mi stacco e scendo, con dolcezza la spoglio, le tolgo la canotta, ammiro con la poca luce che abbiamo il suo seno perfetto, lo prendo tra le mani, mi chino a baciarle i capezzoli, prima il destro, poi il sinistro, poi scendo, mi soffermo sull’ombelico, scendo ancora, con le mani le sfilo il perizoma, sempre con dei baci la sfioro fino a che non arrivo li, dove il profumo di donna mi inebria, il suo è buonissimo, ci giro attorno, inizio a leccarla sull’inguine, scendo giù per le cosce, le caviglie, le lecco le dita del piede, ritorno su, passo all’altra gamba, giù di nuovo, la sento ansimare, vedo la sua mano che si appoggia li, inizia a toccarsi, con un dito si penetra, arrivo io, con la lingua le lecco la mano, il dito che entra ed esce, lei si allarga le labbra e mi da campo libero, non mi faccio pregare, mi aiuto con un dito, mentre la penetro scendo con la lingua, lei ha alzato le gambe intanto, per offrirmi il suo sedere, ho un dito nella sua vagina e la lingua che le lecca il buchetto, il respiro suo affannoso mi incita, la penetro dietro con un altro dito, l’ho presa completamente, davanti e dietro, le lecco il clitoride mentre la penetro, si irrigidisce, prende un cuscino e lo morde, per soffocare un urlo di piacere, mi fermo, fino a che non si rilassa, mi stacco, risalgo, la guardo negli occhi, sembra felice, mi ...
    ... guarda, mi sorride
    
    “Non so come si fa con un uomo, non l’ho mai fatto…”
    
    “Non ti preoccupare, io sono felice così”
    
    Mento, vorrei prenderla seduta stante, vorrei tirare fuori il pene eretto che mi fa male costretto nello slip, vorrei penetrarla, distesa così com’è, sollevarle le gambe, appoggiarle alle mie spalle e affondare il colpo, farle sentire quanto la voglio, quanto l’ho sempre voluta in tutti questi anni, la vorrei consumare quella vagina, la vorrei poi prendere a pecorina, vorrei giocare col suo culetto stretto mentre la penetro, vorrei lubrificarla per poi possederla analmente, vorrei avere due cazzi per prenderla totalmente, vorrei farla mia, vorrei uscire dopo averla fatta godere ripetutamente e venire sulla sua schiena, vorrei annegarla del mio piacere, vorrei che mi prendesse il cazzo in bocca e sentirmi dire che mi ha sempre voluto, ma sono felice così, lei è la mia amica, la mia testimone, che è appagata dalle mie dita, dalla mia lingua, che è timorosa, che ha paura di non sapermi rendere il piacere, la abbraccio forte, e si sa, con la mente possiamo desiderare e pensare qualsiasi cosa, ma il corpo, e soprattutto il pene, vive di vita propria, e non ha nessuna intenzione di mettersi a riposo, è lì, rinchiuso in quel lembo di stoffa, eretto e pulsante, voglioso come mai fino ad oggi, che reclama la sua libertà e il suo momento di gloria…
    
    “Non puoi rimanere in questo stato, aspetta che ti aiuto, anche se…”
    
    Mi fa distendere, mi toglie gli slip e lui si ...