La moglie dell’ingegnere – 11. Eccolo di nuovo
Data: 20/04/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Tradimenti
Autore: LakeFront, Fonte: RaccontiMilu
Lo sento suonare verso la fine della mattinata, ma quando il cancello automatico si apre, invece del furgone della ditta vedo una moto che scivola veloce tra le ante e si viene a fermare sotto gli scalini della veranda. “Non c’è quel pezzo in magazzino, l’ho cercato dappertutto ma non c’è, l’ho dovuto ordinare -dice togliendosi il casco- Però sono venuto lo stesso… ti dispiace?”
Mi dispiace? Che sia venuto solo per me? Un’altra ondata di fierezza mi gonfia il torace facendo strusciare i capezzoli contro la tuta… non smettono di essere duri… ingordi di carezze e baci. “Ma tu -gli dico- non devi lavorare oggi?”
“Mi sono preso un giorno di permesso… non me lo potevano mica negare proprio il giorno del mio compleanno: faccio 26 anni oggi” risponde salendo di slancio i tre scalini e approfittando della mia bocca aperta per la sorpresa per baciarmi con trasporto. Un bacio bello, profondo, con le lingue che si intrecciano si ritrovano e si riconoscono, ricercando i ritmi appassionati della notte appena trascorsa. Intanto la mia mente metabolizza piano quell’informazione: il mio amante è nato il giorno che io mi sono sposata, e forse dovrei sentirmi imbarazzata, ma riesco solo a trovare un motivo di fierezza in più… e ricomincio a sciogliermi sotto i colpi di quella lingua impertinente e appassionata che scarta di lato a leccarmi il lobo dell’orecchio.
“Tu piuttosto, manco la doccia ti sei potuta fare…” mi sussurra. “Ma figurati -lo rassicuro- ce ne sono altre due in ...
... casa, senza contare quella della palestrina”. Fa un passo indietro stupito: “La palestrina? Hai una palestra in casa? Fammi vedere…”
Ce lo porto, godendomi il suo entusiasmo infantile per le attrezzature e la sua curiosità davanti al mio diploma ISEF appeso al muro. E gli spiego che io, teoricamente, sarei un’insegnante di educazione fisica. “Professoressa Elisa… -ride soddisfatto leggendo il mio nome sul diploma- hai un bel nome… e a 48 anni ancora un gran bel fisico atletico…” anche il tempo di leggere la mia data di nascita sul diploma, ha avuto… e magari ora penserà che sono una vecchia patetica e assatanata.
Lui invece è già con la testa altrove: “E qui che c’è?” grida spalancando curioso la porta dello spogliatoio. “Spogliatoio, doccia e sauna” gli grido dietro. Fischia di ammirazione, aspetta che lo raggiunga, e allunga la mano verso la lampo della mia tuta: “Allora se questo è lo spogliatoio, spogliamoci no? Dai prof…” dice abbassandola lentamente mentre scorgo balenare nei suoi occhi quello sguardo denso e pesante come una mano. Mi fa calare la tuta lungo le spalle fino a metà braccia e mi lascia così, con le tette in bella vista, fissando ipnotizzato i capezzoli tesi mentre getta in un angolo il giubbotto da motociclista.
Noto con piacere che sotto è sempre in tenuta da idraulico, e gettata via la parte superiore della tuta mi affretto a “sbucciarlo” dalla salopette e a sbottonargli la camicia. Non ha la maglietta stamani, e sono così libera di percorrere con ...