Elisa - La guardona - Racconti Erotici

Elisa - La guardona

... totale riservatezza.

Elisa si piegava sulle gambe toccandosi il clito e stringendo nella mano sinistra la rispettiva mammella. Il capezzolo era eretto e duro e lo stuzzicava molto perché le dava un piacere unico che si accompagnava bene con quello che il clito le dava, inoltre ogni tanto metteva due dita nella figa imitando la penetrazione. La sua figa non era asciutta essendo stata scopata da Giulia da meno di un’ora. Le dita della mano intrise di umori vaginali le portava alla bocca per succhiare e gustarsi il nettare da lei prodotto ed avrebbe voluto palesarsi alle due amanti ma era trattenute dall’idea che forse ne sarebbe nato uno scandalo e che alla fine avrebbe interrotto anche lei il suo meraviglioso ditalino.

Per cercare di evitare di farsi sentire ha appoggiato la bocca aperta allo stipite della porta guardando con un occhio ascoltando attentamente ciò che Nicole e Livia si dicevano.

“Così è ancora più bella, non credi?” ha detto Nicole vergognandosi anche un po’ ma Elisa si è accorta che anche quello stato di sua madre è sparito dopo poco sopraffatta dall’abilità di Livia nel darle piacere. Le parole appena dette erano causate dalla posizione assunta dalle gambe di Nicole e dal fatto che si era levata i vestiti restando con il solo leggero ben ricamato reggiseno.

Nicole era in balia delle mani di Livia e si era abbandonata nella sua bocca da cui dardeggiava la lingua che cercava continuamente quella della sua partner. In basso l’indice e medio si erano ...

... fatti già strada nella sua intimità sessuale quando Livia ha premuto col pollice proprio lì dove c’era il clitoride, l’unghia ha sfregato appena su quel piccolo bottone di carne e per Nicole è stata come una scarica elettrica che le attraversava il corpo.

Nicole ha anche detto a Livia quasi come una supplica “Ti prego, adesso basta. Dai, così è troppo!”

Ma non diceva sul serio e lei lo sapeva.

Livia sapeva tutto di lei e conosceva molto tutto il corpo della sua amante avendo giocato molte volte già da un bel po’ di tempo.

Ogni movimento era quello giusto, ogni carezza generava un fuoco di piacere.

Elisa guardava e già aveva avuto un orgasmo ma non aveva smesso di sditalinarsi perché aveva sempre voglia di averne altri. Si sentiva una troietta in calore perenne. Era una sensazione splendida e si augurava che durasse il più a lungo possibile.

Così ha visto quando Livia ha poggiato la bocca su quelle di Nicole aumentando anche la pressione delle dita. Anche il ritmo era mutato e la mano si muoveva con velocità crescente. Nicole non ce la faceva più, il piacere adesso era troppo forte ed è venuta con un tremito che l’ha scossa da capo a piedi. Ha stretto le gambe, si è contorta ma poi le ha aperte per avere la figa aperta e non due dita ma tre e possibilmente anche quattro dentro di lei fino all’utero. Quando ha riaperto le gambe sulla mano di Livia è comparso un liquido denso come miele.

Elisa non aveva mai visto in abbondanza quel liquido quando lesbicava ...