Pausa pranzo
Data: 18/04/2019,
Categorie:
Cuckold
Etero
Autore: giacomino, Fonte: RaccontiMilu
Ora di pranzo,mi dirigo al solito ristorante,poche macchine siamo in due tre,tutta gente che non conosco. Entro,trovo due dei nostri che sono arrivati a piedi,mi siedo lì con loro. Parliamo cazzeggiamo infine ordiniamo scherzando con la ragazza che prende le ordinazioni. C’è un feeling tra noi,tutto nel trattare lo scherzo è gin dove ci si può spingere nelle cose ose. Oggi è una giornata strana per me,sono felice ho voglia di essere coglione più del solito. Ridere,siamo partiti con il piede giusto. Si ride niente bronci tra tutti noi. Primo,secondo,caffè. Le solite frecciatine e via,siamo in armonia tutti liberi di stare lì senza dover correre,fare il proprio con calma. Senza stress. Esco vado al banco,digestivo e poi mi incanto a guardare la televisione,non so che programma ma ero intento ad osservare senza rendermi conto di essere proprio al centro del corridoio. Permesso! Abbasso lo sguardo mi perdo nei suoi occhi. Penso lei abbia letto tutto nei miei occhi,tutto quello che le farei. Non lo so,ho questa sensazione,la guardo ancor più intensamente come se stessi spingendo,e adesso vado ancora più forte. Tutto in una frazione di secondo. Si ero convito che lei avesse letto tutti i miei pensieri. Attimi attimi veloci. “Ti piacerebbe” le dico. Sorride. Un sorriso diverso dai soliti. Mi sposto lascio passare. Saluto e vado,l’ora è tardi. Passa il tempo,sono lì tranquillo mi arriva un messaggio. “Dove sei?” “Sono qui al lavoro,giornata tranquilla” “A ok” Poi il silenzio,ero ...
... intento nel ripulire il vialetto dalle erbacce quando sento una macchina arrivare. Il solito rompiscatole che viene a vedere di una cosa e poi non gli va bene. La macchina si ferma in un posto strano,non non è il solito cliente. Guardo,lei e ferma,appoggiata alla macchina. Mi avvicino “Dove posso mettere la macchina che non sia in mezzo?” Le faccio segno di andare dietro. Fa caldo parecchio caldo. Vado a lavarmi le mani,sento il motore fermarsi. Apre la porta “Dove sei?” “Arrivo” Apro il frigo prendo due bevande fredde e la raggiungo. Mi guarda come prima,nuoto nei suoi occhi,permesso mi dice. Deglutisco,vado più affondo negli occhi,sguardo ancora più intenso. “Ti piacerebbe” “Fare cosa?”mi risponde slacciando due bottoni della camicia. Non riesce ad allontanare la mando dal bottone che sono lì,le bacio la mano,con le labbra plano sul suo petto leggero delicato,su veloce fino a trovare il collo,sempre leggero,lei inclina la testa come a dirmi “è tuo”. Salgo lo attraverso mentre le stringo i fianchi. Lei fa altrettanto ma sento la mano veloce arrivare sui miei calzoni,mi stringe il cazzo già duro. “Si” dice. “Si mi piacerebbe” Mi stringe a se Io continuo a lasciare baci sul suo collo,in punta di lingua ci giro attorno. Su verso l’orecchio,ci infilo la lingua mentre la mano sale sotto la sua camicetta a le palpo un seno,le strizzo il capezzolo. Naso con naso, le nostre labbra si incrociano,bagnatissime le sue,turbinio di lingue. Abbandono il capezzolo per scender giù,slaccio i suoi ...