1. In vacanza, in spiaggia, leggo un libro (part 3)


    Data: 04/04/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: tamerlano_, Fonte: Annunci69

    ... entrare più in profondità, per sentirlo di più.
    
    Ora sto gemendo.
    
    Mi copre la bocca con una mano, ma non riesce a contenere la punta della mia lingua che sgattaiola tra le sue dita.
    
    Inizia a schiaffeggiarmi il culo. Ed io lo muovo ancora di più.
    
    La sua mano fa male quando mi colpisce. Ma io continuo a bagnarmi.
    
    Ho voglia di dirglielo, di chiederglielo, di implorarlo.
    
    Non resisto più.
    
    Ha vinto lui.
    
    “Scopami, più forte, per favore, prendimi”.
    
    “Dimmelo”.
    
    “Sì lo sono”.
    
    “Cosa?”.
    
    “Una troietta”.
    
    “Non una bambina viziosa?” (percepisco un sorriso dietro le sue parole).
    
    Improvvisamente sento i suoi affondi farsi più selvaggi, la sua stretta farsi più forte, i suoi schiaffi più cattivi.
    
    “Adesso, allora, ti mostrerò come si scopa una troietta come te”.
    
    Mi spinge giù.
    
    Il mio culo, che ho sempre cercato di non mettere troppo in mostra, punta ora verso il cielo, le mie gambe sono divaricate a dismisura, come solo le anche di una ballerina possono fare, la mia faccia è al suolo. Gli aghi di pino secchi iniziano a maltrattare la mia guancia quando quell’uomo si trasforma in una belva affamata di me.
    
    Lo sento grugnire e stantuffarmi dall’alto verso il basso. Mi schiaffeggia ancora, mi fa male, inizia ad essere un dolore vero che riecheggia tanto nella mia mente quanto tra le volte del bosco che ci nasconde.
    
    Quel misto di dolore, umiliazione e godimento mi lascia impotente. Sono a bocca aperta mentre lui riversa su di me le sue fantasie ...
    ... pornografiche. Non sono più una donna, sono una sua proprietà di cui sa di poter disporre a piacimento.
    
    Mi sono arresa, gli ho ceduto il controllo, ora devo prepararmi ad accettarne le conseguenze.
    
    Perché sento che non si limiterà a questo.
    
    Ed infatti lo sento rallentare.
    
    Poi una sensazione liquida e densa tra le chiappe. E’ saliva. Ed il suo dito che inumidisce il mio buchetto massaggiandolo.
    
    Non obietto, ho capito, ma farei qualunque cosa per continuare a sentirmi così.
    
    Solo quando sento il suo dito affondare nel mio culo inizio a provare timore: il cazzo che ho visto stagliarsi contro il mio volto pochi minuti fa era enorme, largo, ed ora lui vorrebbe usarlo nel mio culo.
    
    Tentenno, rallentando il movimento lascivo dei miei fianchi, “No aspetta” [Sono ancora indolenzita da prima].
    
    Non ci credo ancora, mi sto facendo scopare anche dal padre dello sconosciuto che mi ha scopato giusto un’ora fa!
    
    La mia mente ora fatica a conciliare l’immagine di me che ho sempre coltivato con quella della sconosciuta che si sta facendo usare da due sconosciuti nel modo più degradante. Cosa è successo? Perché oggi?
    
    Cerco di svincolarmi, muovendomi in avanti. Sto recuperando il controllo di me, inizio a pensare che quando tutto questo sarà finito non avrò il coraggio di guardarmi allo specchio, che non riuscirò mai più a scendere a patti con la mia coscienza.
    
    “No, basta, per favore”.
    
    Mi muovo quanto basta per sfilare quell’enorme pene da me. Rimango qualche ...