1. Lupi per Agnelli Capitolo I “Cera Una Volta”


    Data: 02/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Lesbo Incesti Autoerotismo Sesso di Gruppo Voyeur Autore: moricemarcuse, Fonte: RaccontiMilu

    Era l’estate del 1950, quando Eugenia lasciato il piccolo Paesello di Bressanone era scesa alla stazione di Fiume Secco una piccola località vicino alla Terme di Anghiari, presso una famiglia nobile della zona dove la Zia Maria (un amica della madre) aveva invitato la figlioccia a prestare servizio con lei.
    
    Anche se poco più che diciottenne Eugenia dimostrava già di essere una donna avendo le forme al posto giusto, il carnato pallido risaltava le vene intorno alle aureole del suo seno mentre venivano strette da un anonimo reggipetto di stoffa, il vestito da viaggio lo aveva confezionato la madre, un regalo di poco sopra il ginocchio lasciava scoperte i graziosi polpacci di quelle gambe slanciate da quei sandali a zeppa di cordura, mentre sgambettava sulla banchina della ferrovia armeggiando con una piccola valigia di cuoio dove dentro aveva riposto tutti i suoi averi ed una lettera per la sua Madrina Maria.
    
    Fu felice di vedere un viso familiare ad aspettarla fuori dalla stazione, Maria era una giunonica venere degna, lasciato il paese poco prima della guerra per inseguire sogni di gloria nei teatri di tutto il mondo, ora si ritrovava a servizio presso la Famiglia Landi di riva Secca, Seni prosperosi acconsciatura folta ben curata che una lieve brezza muove dolcemente fasciata in un vestito relativamente casto sprigionava sesso da ogni dove, Eugenia potè sentire il seno sodo della donna quando la abbraccio, e quel profumo delicato di cui odorava la sua pelle, le guance ...
    ... si sfiorarono e poi un bacio alla base del collo, inaspettato quanto piacevole fù ben accolto.
    
    Dopo alcuni convenevoli le due donne salirono su di una macchina, e partirono per la Villa.
    
    La stanza dove avrebbe trascorso il suo periodo di prova si trovava poco lontano dalla cucina, Maria stava a i piano superiore della villa pronta ad intervenire se ne fosse stato bisogno.
    
    La camera era semplice ma pulita il letto comodo la finestra dava sul viottolo che costeggiava la tenuta, da lì poteva vedere i monti dell’Appennino ed il sole innondava sin dalle prime ore del giorno.
    
    La Zia Maria si prestò nella stanza senza neanche bussare con in mano alcuni vestiti da provare, erano semplici ma nuovi, Eugenia non si fece ripetere due volte l’ordine di togliersi il vestito che aveva fatto sua madre ,ma rimase sorpresa quando la madrina la invito a togliersi anche la biancheria intima.
    
    Lentamente slaccio il reggiseno e lo appoggio sulla sponda del letto poi si tolse le mutandine, Maria era in silenzio a pochi centimetri da lei, poteva sentire il suo sguardo percorrere ogni centimetro del suo corpo, per poi chiedere di girarsi su se stessa , la donna sorrise e senza mezze parole la informo che il cespuglietto che adornava il suo monte di venere sarebbe dovuto sparire perché anti igienico come i peli sotto le ascelle, poi le pose l’abito che aveva scelto per lei.
    
    Non appena se lo mise si accorse che la fasciava molto e che non le sembrava molto pratico, Maria che la stativa ...
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