La donna migliore, la peggiore troia
Data: 30/03/2019,
Categorie:
Feticismo
Hardcore,
Anale
Autore: antonio_fusco, Fonte: xHamster
... god
ere di più
toccandole la figa umida con il mio cazzo bollente. Mamma quanto era
caldo! Dopo poco ci ritrovammo con il mio cazzo nel suo culo e le mie
mani che le afferravano i fianchi per sbatterla per bene.
Dopodiché, la rigirai sul letto e la misi con gli occhi rivolti
verso di me;
vedevo chiaramente che il suo sguardo era di una di quelle donne davv
ero
porche, a cui puoi chiedere tutto. Così le saltai sopra per un 69 e l
e feci
inghiottire il mio cazzo duro e grosso; nel frattempo, io sguazz
avo nei suoi
umori della sua figa pelosa ed alternavo lo slinguazzare sul suo c
litoride
con due dita messe nel buco della sua figa.
Godeva, eccome se godeva! A quel punto, poi, le ho sborrato direttam
ente
in gola, così per godere veramente appieno della situazione che
si era
creata e per concludere decisi pure di fotterla nuovamente, ma que
sta volta
nella sua passera, fino a quando non ci ritrovammo distrutti nel suo l
etto,
sudati, ma allo stesso tempo felici di aver goduto all’inveros
imile. È stata
davvero una notte indimenticabile!
Ricordi violenti
Mentre sono seduta sul mio divano a bere del tea verde, mi riviene in mente quel pomeriggio, quando tornando dal centro commerciale, venni violentata brutalmente. Mi aveva scopato il culo cosi’ forte da farmi uscire sangue e nonostante il forte dolore, non ho denunciato niente a nessuno, in quanto mi era piaciuto.
Come tutti gli altri giorni ...
... d’estate, ritornavo a casa passando dalla piccola foresta, che si trovava a pochi metri dal centro commerciale e che mi faceva risbucare direttamente sulla mia strada. Faceva molto caldo e io indossavo una gonna corta, con degli infradito ed un toppino giallo. Non indossavo il reggiseno, in quanto mi e’ sempre piaciuto stuzzicare gli uomini, guardare i loro occhi cadere sulle mie balzanti tette e sui miei capezzoli induriti. La piccola foresta sembrava immensa, ma in realta’ era grande poco piu’ di un normale parco di qualsiasi centro citta’. Cio’ che lo faceva sembrare immenso, era la folta vegetazione e il silenzio che regnava nel suo interno. Quando ero arrivata al cuore della foresta, due uomini sbucarono improvvisamente da dietro un cespuglio. Erano abbastanza alti e grossi e avevano uno sguardo affamato e maligno. Sapevo benissimo che cosa volevano, ma cio’ che non sapevano loro e’ che non avrei fatto troppa resistenza per essere ben scopata. Era un periodo dove non si scopava spesso e quindi una bella cavalcata su due malefici stupratori mi sembrava un sogno. Mentre loro mi guardavano il corpo e avanzavano verso di me, io sentivo la mia figa bagnarsi e il suo calore sprigionarsi tra le mie cosce.
Ero ferma, cercando di fare uno sguardo spaventato, quando uno dei due mise le sue grosse mani sulle mie spalle, bloccando ogni mio movimento. Tutto accadde senza neanche una parola. L’altro uomo era davanti a me e mi strizzava le tette, con in faccia il ghigno di chi si ...