La tratta delle bianche
Data: 29/03/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Voyeur
Autore: Brendan, Fonte: RaccontiMilu
... inizio a sudare freddo, sono madida in un attimo, la pelle già candida sembra azzurrina. Dopo un breve silenzio il Visir esplode esaltato.
– Quanto è stretto ! Lo senti che sono dentro il tuo retto ?
Non riesco a pronunciare una frase compiuta. – Comeee…soffrooo !
Entra dentro tutto, colpisce violento la parete dell’ intestino, quasi mi sfonda, senza interrompersi mi stantuffa dentro, io inarco la schiena e urlo con tutte le mie forze, mi sento piena, innaturalmente, con le viscere che sembrano scoppiare. Il mio viso è una smorfia di sofferenza, ogni affondo violento è accompagnato da un tremore del mio corpo, mentre i miei pur forti glutei sembrano non resistere davanti ai suoi attacchi, ma non cedo, devo dimostrare di essere una ragazza che sopporta ogni maltrattamento.
– Fa male vero ? Urla troietta, sfogati senza vergogna.
Intanto le sue dita grassocce esplorano i miei genitali e torturano il clitoride fino a quando un orgasmo sorprendente, sto ancora gemendo di dolore, mi sconquassa. Per fortuna il dolore si calma e posso godere nuove sensazioni, brutali ed animalesche, comunque piacevoli. Il visir eiacula una prima vola, sento un fiotto di liquido caldo che riempie il mio pancino, ansimo di piacere.
– Come siete uomo, signore.
-E non ho finito, bimba.
Ricomincia a sodomizzarmi senza alcuna preoccupazione di ferire le viscere, come è elastico e resistente il corpo di una donna, sopporta ogni ingiuria ed ...
... offesa, sono venti minuti che dentro il mio retto si muove furiosamente qualcosa di alieno, che dilata e sfonda, solo ora sento l’ orifizio che inizia ad infiammarsi e che ormai ha una crisi di rigetto, le mie mucose non sopportano più l’ enorme intruso.
– Vengo, vengo, lo senti il mio seme ?
– Signore, mi riempite il ventre, è bollente. Vengo anche iooo !
E’ finita, quello che era un buchetto minuscolo è una voragine che palpita senza controllo, si apre e chiude, sulle prime mi spavento, non pensavo ad una reazione del genere, fortunatamente dopo qualche tempo gli spasmi si calmano e riprendo il controllo del mio corpo. Prendo il vassoio della frutta e mi stendo sul letto, dietro di me il Visir rivestito, lui ha freddo, che accarezza i miei fianchi e palpa il seno, mi stringo a lui per riscaldarmi, i bracieri sono quasi spenti, lui lo interpreta come un gesto lascivo di affetto, dopo essere stata sodomizzata selvaggiamente…
– Hai molta fame.
– Padrone ho solo fatto una leggera colazione, non volevo…sporcarti.
– Cara, sei veramente gentile ma esistono altri metodi meno estremi. Sono rimasto sorpreso dai tuoi umori, hanno il sapore del mango, lo sapevi ? Penso che leccherò la tua fichetta più spesso.
Sorrido. – Vengo da un paesino delle Puglie, non so neppure cosa sia il mango.
– Domani ne troverai un paio. E’ un frutto raro e succulento. Intanto cantami qualcosa.
Quella notte il Visir dormì nel mio letto.