La monta della troia pt2
Data: 21/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Maurocozzuto, Fonte: Annunci69
... e fece una cosa che mi sorprese. Mi si avvicinò, senza nemmeno dire una parola, mi spinse a terra facendomi inginocchiare e si iniziò a sbottonare il pantalone, affermando in maniera decisa “Allor si proprj na troi. Avevo capito una mezza cosa dal nostro primo incontro ma non mi aspettavo che fossi così…”
Carmine guardava la scena sorridente e senza aspettare nemmeno un minuto in più si spogliò e ci raggiunse.
Mi trovai due barracuda che con vemenza spingevano entrambi verso la mia bocca. Erano molto simili in lunghezza circa sulla 20, ma quello di marco era tremendamente il doppio in larghezza. Bello carnoso, pieno di vene che pulsavano di brutto. Avevo difficoltà a prenderli entrambi in bocca e non so come dopo qualche colpo ero cosi dilatato che li sentivo spingere in gola. Dai laterali delle labbra mi colavano fiocchi di saliva che si univano alle lacrime che scendevano dal mio viso.
I due tori si divertivano a sfondarmi la bocca e si rivolgevano sguardi complici e soddisfatti dell’opera che stavano facendo.
Dopo una decina di minuti Marco non resistette più e senza nemmeno avvertire mi inondò del suo seme. Talmente che era tanta mi colava da per tutto. Carmine non si interessò proprio di quello che stava succedendo continuò a sfondarmi la bocca.
Il gioco era iniziato e a condurlo era Marco. Chi se lo aspettava, il più timido e impacciato.
Si ripulì e guardando disse “Ora io mi metto qui a guardare come il mio amichetto ti sfonda il culo”. Carmine ...
... non se lo fece ripetere due volte. Mi mise a quattro zampe e senza neanche lubrificare mi impalò in una maniera fortissima, dove non resistetti più e lancia un grido assurdo. Era un urlo di dolore e di piacere. Forse anche i muratori mi avevano sentito. Ma in quel momento non mi interessava più di niente e nessuno.
Il mi buchetto era stracciato, non riusciva a sopportare altri colpi, ma ero in estasi, senza fare opposizioni mi lasciai cadere sul pavimento mentre Carmine continuava a sfondarmi come un toro con colpi sempre più decisi e violenti, dando degli sguardi compiaciuti a Marco che era di nuovo duro e si stava segando eccitato da quello che vedeva.
Ero disinibito li steso a terra, umiliato e sfondato, dove avevo un porco che si segava guardando me che venivo sfondato di brutto. Vivendo quel momento incredibile, senza nemmeno accorgermene arrivai strusciando il mio cazzo contro il pavimento. Carmine dovette accorgersene, forse da come contraevo il mio sfintere anale, perché dopo nemmeno alcuni instanti senti degli spruzzi dentro di me e lui che ansimava sfinito e sodisfatto.
Marco si avvicinò, posizionò la sua verga a pochi cm dal mio volto. Mi afferrò per i capelli e con l’altra mano si pompava. Mi chiamava troia, cagna, cessa e si eccitava sempre di più. Mi fece aprire la bocca mi ci sputo dentro. Me la fece ingoiare e mentre ingoiavo lui mi spruzzo tutto sul volto. Avevo sperma che mi colava da per tutto e con un gesto inaspettato Marco con il suo glande lo ...