1. Federica, obbligo o verità ?


    Data: 18/03/2019, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Autore: Mr_Red, Fonte: RaccontiMilu

    Sono Francesco, studente universitario fuori sede di 23 anni. Una vita normale. Sono sdraiato nel letto da alcune ore e ancora non riesco a dormire, perché le immagini di quanto appena accaduto mi tengono sveglio, scorrendo come un film nella mia mente. **** “Oh ragazzi dai non fate casino che nel palazzo dormono”. Stavo cazziando Marco e Mattia mentre la chiave scattava nella serratura. Le chiacchiere fatte tutta la sera con quelle tre biondine al pub ci avevano messo su di giri e la telefonata che le aveva costrette ad andare via improvvisamente era stata una doccia gelata. La delusione per una serata promettente improvvisamente compromessa e l’ansia per l’incertezza di non sapere se le tre avrebbero o meno deciso di rifarsi vive portava i miei due colleghi di università a esprimere i loro pensieri a voce troppo alta. “Cazzo io qui ci vivo”, pensavo, consapevole che se non la finivano di fare casino sarebbe arrivata l’ennesima lettera della amministratrice, con conseguenti rimbrotti degli altri coinquilini: Eric, Guido e soprattutto mia sorella Federica. Gli altri fanno le facce colpevoli e si scusano, mentre abbassano il volume. Siamo dentro e con mia sorpresa eccoli su divano Guido e Eric. Guido: “Fra che cazzo fate casino? è tardi”. Francesco: “scusa lo so. E voi che ci fate in casa? Non dovevate andare a ballare?”. Mi ha così spiegato come fosse saltata anche la loro serata a causa di un imprevisto impegno di chi avrebbe dovuto passarli a prendere in auto. “Mi sa che ...
    ... l’unica a cui non è andata male stasera è la Fede” ha poi aggiunto Eric “visto che è da quando siamo rientrati che la si sente ridere dentro la sua stanza con un tipo”. “Sarà con Alessandro, un tipo che è da un po’ che frequenta. E avranno fumato”, ho replicato percorso da un brivido strano… quello di chi sa che sua sorella non avrebbe mai fatto nulla chiusa nella sua stanza.. o lo spera.. Già…L’idea della mia sorellina da sola in camera con chissà chi a fumare…beh mi faceva uno strano effetto. Da un lato non gelosia, ma più senso di protezione credo. Ho sempre trovato morboso l’essere gelosi di una sorella. Ma in una parte più remota la sensazione era ancora diversa: una sorta di astrazione, immaginarla li pronta a fare chissà cosa…così vicini a noi, un concetto strano, provavo imbarazzo e senso di curiosità. Qualcosa di difficile da spiegare … anche a me stesso. **** Altre immagini scorrono nella mia mente. Le due ore che abbiamo passato a giocare a poker e bere birra tutti e cinque insieme sono un pensiero sfumato. L’istante in cui ho visto comparire Alessandro sulla porta del salone è, invece, un ricordo estremamente limpido. “Ciao Francesco ti ricordi di me? Ci siamo incrociati al cinema qualche settimana fa quando ci sono andato con la Fede”. I suoi occhi rossi tradivano la serata passata a sballarsi e il fatto che ridesse pressoché senza motivo dimostrava che gli effetti fossero ben lungi dall’essere calati. E poi.. quel sorriso sornione e gradasso che non scorderò ...
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