1. La vita 3


    Data: 17/03/2019, Categorie: Tradimenti Autore: TATONE, Fonte: EroticiRacconti

    Poi tornarono dal viaggio di nozze, lei era stupenda abbronzata, integralmente, lui le aveva ritirato sia i costumi che l'intimo, e così, nuda di giorno, e seminuda di sera, preda, come poi mi raccontò lei, di vari maschi vacanzieri.
    
    Al roro ritorno, lui andò a casa sua, aveva una famiglia, anche se la moglie era solo una schiava, e lei rimase con mè, la aiutai con le valige, e poi andò a farsi una doccia, e al suo arrivo in camera, rimasi basita.
    
    entrò in camera, pelle scurita dal sole, il seno torreggiante, i capezzoli spingevano come dei piccoli monti, ventre piatto, il mio cazzo si svegliò, si sedette, apri le gambe e apparve la rosea figa, si stese, entra mi disse, e sborra, hai tempo un mese per ingravidarmi, poi tocca a lui.
    
    le salii sopra, lo infilai, le toccai il seno, e spruzzai il mio sperma dentro di lei.
    
    Per tutto il mese più volte al giorno, le salivo sopra, lo infilavo, e le sborravo dentro, spesso per indurirlo, mi infilava un cazzone nel culo e poi facevo il mio dovere.
    
    Finito il mese, dopo vari controlli, chiaramente non era gravida, e così, toccò a lui, dovetti assistere adogni scopata, e circa un mese dopo era gravida.
    
    Lei venne in camera mia con un foglio, vedi frocio, non sei nemmeno capace di ingravidarmi, lo ha dovuto fare lui, ma tagliati quel coso inutile che ti pende trà le gambe culattone e se ne andò.
    
    Rimasi molto male, stava diventando aggressiva nei mie confronti, era vero che la mia natura era ormai chiara, ma comunque era ...
    ... mia moglie e la amavo, cos' decisi di affrontarla la sera stessa.
    
    Eravamo soli, acena e le dissi che quando mi aveva detto mi aveva delusa e amareggiata, lei stizzita si alzò da tavola, si avvicinò a mè, mi diede due schiaffi, e mi strappò, il vestitino che indossavo rimasi in reggicalze calze slip e reggiseno, poi mi spinse alla porta, la aprì e mi scaraventò fuori, troia, sparisci e non farti più vedere se non accetti di essere la mia schiava e puttana, e richiuse la porta.
    
    La implorai per una buona mezz'ora e poi mi aprì, bene troia, domani parliamo con Cesare, e presto ti toglieremo quelle orrende palle che oltre a non servire a nulla, sono bruttissime, e poi decideremo il resto.
    
    Così, una settimana dopo, mi portarono in una clinica privata, dove, mi asportarono i testicoli, e fecero in modo che non avessi più erezioni.
    
    Mi ritrovai un inutile clito, penzolante, ma che divertiva i miei amanti.
    
    Mia moglie iniziò a crescere pochi mesi dopo, il pancione era enorme, e scoprimmo che aveva in grembo due gemelli maschio e femmina, e la felicità regnava in casa, io nel frattempo, mi licenziai, e divenni donna a tutto raggio, e la colf di casa.
    
    Poi arrivò il giorno del parto, e una volta in ospedale, chiamarono il padre in sala parto,lui mi spinse verso la porta, e disse ecco il marito, tutti rimasero scioccati, io ero ormai Paola, quel giorno indossavo una camicia, con reggiseno, che copriva il mio seno seconda misura, una gonna, calze color carne e tacchi dieci, ...
«12»