1. La supposta fu l’inizio


    Data: 15/03/2019, Categorie: Erotici Racconti, Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Autore: Clisterino, Fonte: RaccontiMilu

    Mattinata stupenda, sole e brezza marina a volontà, una sensazione di ricarica fisica unica Volevo farmi una bella colazione, c’era tanta gente in quella stupenda caffetteria che dava sul mare, ma adocchiai un tavolino libero e… oramai prossimo a sedermi mi accorsi che anche una signora aveva avuto la mia stessa idea… “Mi scusi… non l’avevo vista” gli dissi alla signora e feci per andarmene “No No, su questo tavolino penso che due persone non sano di impaccio, se non si formalizza potremmo fare colazione insieme” Fu in quel momento che la guardai bene e mi accorsi di quanto fosse carina, gentile e piacevolmente rotonda nelle forme come a me è sempre piaciuto, un sorriso attraente, oltre a essere molto elegante nel portamento. “Molto gentile, la ringrazio…” una pausa che lei coperse subito “Eleonora” “Maurizio, piacere !” Ci sedemmo e iniziammo a leggere l’offerta dalla casa, io ordinai un cappuccio e una brioches al miele, lei, più sofisticata, ordinò del porridge di fiocchi d’avena con frutta fresca e cioccolato fondente. “Però !!…” sottolineai il suo ordinativo “Buon gusto il suo e così banalizza la mia colazione…” finsi con evidente falso tono accusatorio “Adoro fare colazione qua, sono anni che vengo in questa caffetteria e i loro prodotti sono fantastici, diciamo che non mi faccio mancare certi peccati di gola” sottolineò la signora Eleonora come se volesse sponsorizzare le sue stupende rotondità che, a me, iniziavano a farmi venire pensieri meravigliosi. “Fa bene…”, ...
    ... gli risposi “Meglio vivere alla grande che vivere da malati solo per morire bene” Eleonora abbozzò un sorriso di accordo “Effettivamente… anche se poi la pago da altre parti” aggiunse lei lasciando volutamente in sospensione la frase “In che senso la deve pagare ? a me sembra che lei sia il ritratto della salute e della serenità” “Insomma…”Aggiunse lei lasciando come se volesse lasciare aperta una questione. La brezza marina accarezzava i suoi biondi capelli, il pareo che indossava si rifletteva al sole e cedeva al venticello mettendo in moto la mia parte cerebrale nell’immaginare il suo corpo e la cosa non mi lasciava indifferente. Finimmo la colazione parlando ancora di salute legata alla nostra età di ex quarantenni, ma nel contempo ricalcando la morale di come l’età spesso sapeve aggiungere quei piccoli piaceri che l’esperienza e la maturità sapevano regalare. Ci alzammo dal tavolino quasi con malincuore, ma mentre Eleonora si rimetteva a tracolla la sua borsa mi disse “Io vado in farmacia…” “Dovrei andarci anche io…” aggiunsi immediatamente “…soffro di emicranee post stress che mi passa solo con l’Aulin e mi sono accorto di averlo terminato” “Bene…”Aggiunse Eleonora “…allora se mi accompagna le indico la farmacia più vicina” Ci dirigemmo verso l’interno del paese insieme, con passo tranquillo, di chi non aveva nessuna fretta, lei mi spiegava che era sposata con suo marito che però aveva lasciato in città per motivi di lavoro, un lavoro che, purtroppo, lasciava poco spazio ...
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