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Inculata senza greenpass ( parte seconda)
Data: 15/03/2019, Categorie: fisting, Autore: Giovanni Gentili, Fonte: EroticiRacconti
... mentre io delusa e amareggiata mi sono seduta su una poltrona davanti a loro. Nonostante il mio disappunto però lo spettacolo che si parava davanti era molto eccitante. La vista di splendidi corpi maschili scolpiti da anni di palestra e due cazzi che mi facevano venire la colina in bocca prese il sopravvento sulla mia delusione e iniziai a masturbarmi . “ Guardala poverina non ti fa pena? “ disse Roberto a Luca. “ hai ragione siamo due egoisti “rispose l’altro. E così si alzarono e prendendomi per mano mi misero a pecorina sul tappeto posto di fronte a un grande specchio. Dietro di me si posizionò Luca che con le mani allargò le mie natiche e senza chiedere il permesso , dopo aver posizionato debitamente il suo cazzo con una forte spinta mi inculo’ Nonostante quello che era successo il sabato prima Luca dovette forzare e quella spinta senza nessuna lubrificazione fu dolorosa e per aiutarsi si è messo ad usare la sciarpa di seta che ancora avevo al collo come se fossero le briglie del cavallo. Non fu contento fino a quando le sue palle raggiunsero le mie natiche e fu allora che sentii aumentare la spinta della sua penetrazione e guardando nello specchio davanti a me mi accorsi che dietro Luca si era posizionato Roberto e lo stava inculando. Da quel momento iniziò una sorta di reazione a catena. Roberto spingeva il suo cazzo dentro il culo di Luca il quale a sua volta inculava me....io rinculavo all’indietro spingendo Luca verso Roberto il ...
... quale rinnova la spinta in avanti e così via ... Dolore che a poco scemava ma anche quel poco dolore che rimaneva mi piaceva e via via aumentavo la forza del mio rinculo in modo che verso di me anche la forza che spingeva il cazzo di Luca nelle mie budella aumentasse. I suoni, i gemiti , i lamenti che uscivano dalle nostre bocche non aveva più nulla di umano . Si non eravamo più umani ma solo una unica bestia con tre teste , sei braccia e sei gambe e quella bestia mi faceva impazzire di lussuria. Finalmente arrivò il momento che una parte di quella bestia cominciò ad esplodere. Era il mio orgasmo , un orgasmo mai vissuto che faceva tremare il mio corpo come una indiavolata che nel suo parossismo trasmetteva ulteriore eccitazione alle altre due parti della bestia. Non mi bastava quel cazzo e lo stavo gridando e Luca si staccò repentinamente da me. “ nooooooooo” urlai ma il mio grido si strozzò in gola quando la sua mano si poggio’ sul mio sfintere premendo e le sue dita si incunearono in quell’ingresso aprendosi la via inesorabilmente verso l’interno. Ero all’inferno e al paradiso nello stesso tempo e questa volta Luca non si fermò alle nocche ma sentii il suo pugno dentro ....che non si fermava. Guardavo il mio viso allo specchio e mi sembrava l’immagine della statua di Santa Teresa del Bernini fra lampi e luci multicolori. Fu un attimo o un eternità non lo so ma quel braccio mi faceva impazzire e se dovevo morire quella volevo che fosse la mia ...