1. LAURETTA cap. 2 La mia perversione.


    Data: 24/02/2018, Categorie: Lesbo Autore: karinalisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... tavolo non lo abbiamo reputato abbastanza comodo per starci in due, il 69 lo abbiamo fatto sul tappeto e abbiamo goduto insieme, una nella bocca dell’altra ma non è stato come farlo interamente nude.Non ha voluto che togliessi io le palline dalla mia fica, tirava la cordicella con i denti e mi leccava, tirava e leccava, gli spasimi continui cui ha sottoposta la mia fica mi hanno fatto godere come una pazza diverse volte.
    
    La stessa cosa mercoledi ma senza le palline, Giovedì l’ho aspettata invano, sono rimasta tutto il giorno con le mie palline nella fica e ho camminato, camminato per tutta la casa e anche quando ero ferma ancheggiavo poi ho ballato, si, da sola, per godere e ho goduto più di una volta.
    
    Il Venerdi successivo Lauretta ha voluto rivedere i plug e li ha presi in mano poi ha detto indicando quello più piccolo di 1,5 cm ( è la dimensione della parte stretta vicino alla base, il cui scopo è quella di dilatare l’ano e rendere le sue pareti elastiche): “questo è per me e questo è per te!” Ha detto porgendomi quello più grande, quello che indosso quando ho in previsione un incontro imminente che prevedo anche anale, la guardai esterrefatta e anche impaurita.
    
    Non ho voluto che se l’infilasse da sola, le ho fatto vedere come andava bagnato, lei rideva muovendo la bocca su di esso, in quel momento l’ho immaginata alle prese con un cazzo e mi sono sentita bagnare. Ho preso il tubetto del lubrificante, una sorta di gel, l’ho fatta distendere sopra il tavolo e le ...
    ... ho sollevato le gambe che lei ormai esperta ha agganciato e ha tirato a sé spalancandole del tutto.
    
    Avrei voluto che E. . .fosse con me (oh come avrei voluto giocare anche con il suo cazzo!), uno spettacolo eccitante da impazzire non tanto per la vista della sua fichetta e del suo culetto entrambi aperti, ma per l’ingenua spontaneità con la quale mostrava quei tesori con una assenza di inibizioni disarmante. Ho spalmato il gel sul suo buchino poi dentro, ne ho unto le pareti poi ho presentato l’estremità conica e arrotondata alla punta del “suo” butt plug anch’esso unto e ho spinto adagio ruotandolo, poi avanti e indietro come avevo fatto con il dito guardando in viso la porcellina, facendolo entrare ogni volta un poco di più.
    
    All’inizio ha resistito sorridendomi persino, poi le sono venute le lacrime agli occhi, le ho chiesto se dovevo smettere ma lei ha scosso la testa, allora ho continuato avanti e indietro sempre più in profondità, ha gridato quando la parte più grande (più di 3 cm nel diametro maggiore, non uno scherzo per una debuttante, ha cominciato ad aprirla veramente, allora ho coperto la sua fichetta con la mia bocca e l’ho baciata, l’ho leccata mentre spingevo più forte. Ha gridato, tanto che ho temuto che la sentissero dalla strada.
    
    Ma ormai il plug era entrato, l’ano si era ristretto serrandosi attorno a quella che credo sia per lei (per adesso) la dimensione ottimale.Respirava con affanno sorridendo fra le lacrime, ho lasciato il plug piantato nel ...
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