Gloryhole
Data: 06/03/2019,
Categorie:
Anale
Gay / Bisex
Sesso di Gruppo
Autore: CD-Alexia, Fonte: xHamster
Avevo sempre sentito parlare dei locali Gloryhole. Quelli dove ci sono le stanze dentro, con dei fori alle pareti, e degli sconosciuti ci infilavano i cazzi a turno, senza vedere chi ci sia dall’altra parte. E devo dire, che mi hanno sempre fatta impazzire al solo pensiero di provarli! Così un anno, ho convinto la mia migliore amica, a partire in vacanza (per lei era una normale vacanza tra amiche, per me era la caccia al Gloryhole!). Partiamo per la vacanza (io mi ero già preparata tutto via internet, sapevo già dove trovare quel tipo di locale). I primi due giorni, abbiamo girato per la città, locali, discoteche (e scopato vari maschioni che trovavo di volta in volta, ma niente di particolare o memorabile), anche per accontentare la mia amica più che altro, facendole fare un giro per la città. Per la sua voglia di vacanza. Fino a che, stanca del girare senza senso in città, le ho detto al terzo giorno, che la sera sarei andata in quel locale e che se voleva, poteva unirsi a me. Ma ha rifiutato la mia proposta (come prevedibile). Le ho chiesto di darmi almeno un consiglio sull’abbigliamento. Cercavo un qualcosa di comodo più che da troietta (tanto non mi vedevano nello stanzino). Mi serviva un abbigliamento per muovermi liberamente, per stare in piedi col culetto contro la parete per farmi scopare, se fosse capitato. E soprattutto comoda per stare inginocchiata a lungo. Dopo diverse combinazioni di vestiti, abbiamo optato per un vestito corto a filo sederino, aderente ...
... (bastava alzarlo un pelo, per avere gambe e culetto liberi) e tacchi (ok, non comodissimi per stare inginocchiata. Ma non mi piacevano le scarpe da ginnastica con quel vestito. Poi sono abituata a stare in posizioni scomode in tacchi. Faccio di tutto per far sborrare cazzi!). Ed esco, lasciando la mia amica da sola a guardare la TV in camera. Mi avvio e arrivo al locale. All’esterno sembrava un edificio come molti, ma sapere cosa avrei fatto dentro, di lì a breve, mi aveva già fatto salire un’eccitazione! Così entro, giro un po’ per il locale, guardando l’ambiente, e già sbavando come una troietta in calore! Mi fanno accomodare in uno stanzino e mi chiudo dentro. Era un posto pulito, in ordine, con uno specchio alla parete davanti. E un foro sulla parete di destra. Uno stanzino largo giusto per stare in piedi, piegata in avanti a pecora (nel caso). Neanche il tempo di guardarmi allo specchio 5 minuti (non che servisse, visto che nessuno poteva vedermi, ma ci tengo a tenermi sempre curata e introiettata a dovere) che vedo spuntare dal buco il primo cazzo! Ne avevo già succhiati a migliaia prima di quello. Non avrei dovuto essere eccitata più del solito o agitata. Però tutta quella situazione mi eccitava da morire! Trovarmi in un locale sconosciuto, chiusa in uno stanzino e avere un cazzo di non so chi, spuntarmi da quel buco. Senza sapere niente di lui, senza vederlo in faccia, senza vedere se era bello o brutto, alto o basso, magro o grasso, se sbavava, se teneva gli occhi chiusi ...