Le mie storie (4)
Data: 05/03/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster
... entrato nel liceo che io invece avevo appena lasciato. Non ricordo quale film fosse, ma ricordo che c'erano praticamente soltanto sparatorie, ed io mi annoiavo da morire. Così decisi in maniera un po' "bastarda" di divertirmi un po' a stuzzicarlo. Prima gli prese la mano e la tenni un po' sulla mia, ma lui niente continuava a guardare, senza calcolarmi. Allora decisi di metterlo alla prova, presi la sua mano e la misi sotto il pullover e sopra la camicetta all'altezza del mio seno. Avete presente la "mano morta"? Ecco, la sua mano era ferma, non dava cenni di vita. Eppure le mie tette non erano mai dispiaciute a nessuno, ero colpita nel mio orgoglio femminile. Misi la mia mano sulla sua e gli feci capire che doveva muoverla, lui cominciò un movimento quasi meccanico, ma senza nessuno sfondo malizioso, il tutto continuando imperterrito a mantenere lo sguardo verso lo schermo. Io continuai la mia provocazione mettendo la mia mano sui suoi pantaloni. Lui irrigidì le gambe ma non disse niente. Gli aprii la cerniera e misi la mano dentro... con mia somma sorpresa mi resi conto che il suo membro era enorme. Proprio non me l'aspettavo, io stavo toccando sopra la mutanda ma mentre lo facevo capivo che quel ragazzino, secchione ed imbranato aveva avuto un dono dalla natura, e non se ne rendeva assolutamente conto. Feci appena in tempo a toccarglielo che sentii un gemito e poi subito dopo la mano bagnata. Finalmente mi guardo', fra il terrorizzato e l' incredulo; io gli feci un ...
... sorriso poi tirai fuori la mano e la pulii con un fazzolettino di carta. Uscimmo dal cinema e facemmo la strada insieme fino a casa sua (abitavamo ed abitiamo tuttora a poche centinaia di metri di distanza), lui non disse niente, io neanche, arrivati sotto al palazzo sorridendo gli dissi se era stato bene, lui fece cenno di sì, io gli risposi che per me era lo stesso.
Il giorno dopo la mamma mi chiamò per ringraziarmi, mi disse che il figlio le aveva detto che era stato bene (volevo pure vedere) e che gli ero molto simpatica. Io, ero rimasta con quella sensazione di stupore per la sorpresa trovata nei suoi pantaloni, e la curiosità di vedere se davvero il mio tatto non mi aveva ingannata.
Un po' di tempo dopo salii non mi ricordo perché a casa di mio zio, era in atto un torneo di carte, c'era anche l'amica di mia zia, e nello studio a guardare la televisione trovai il ragazzino. Lo salutai, e come al solito mi rispose per monosillabi. Cercai di intavolare una sorta di conversazione, ma niente da fare. Poi, la voglia di soddisfare la curiosità che mi era venuta quella sera al cinema, mi portò a chiedergli se ciò che era successo nel buio della sala era stata la prima volta per lui, e se gli era piaciuto. Lui sorrise e mi fece capire di sì. Io sfacciata più che mai, ma solo perché chi mi trovavo di fronte era molto, ma molto più imbranato di me, gli chiesi se lo volesse rifare. Lui annuì, ed io gli dissi di seguirmi nel bagno. Come mi era successo tanti anni prima, con il ...