1. L'amico si vede nel momento del bisogno. e mia moglie l'ha visto benissimo


    Data: 02/03/2019, Categorie: Tradimenti Autore: nfeo88, Fonte: Annunci69

    Tutti conoscono l'impatto della pandemia sui rapporti sociali. Pochi però conoscono i veri impatti sui rapporti a distanza.
    
    Ero negli Stati Uniti da poco più di due settimane quando quel maledetto virus ha cominciato a diffondersi in Occidente. Sarei dovuto restare a Boston "soltanto" 5 settimane, per poi tornare tra le braccia di Sabrina, mia moglie. Non eravamo abituati a stare lontani più di 1-2 giorni ma l'occasione di lavoro era ghiotta: la mia Azienda apprezza molto la disponibilità e spesso questi periodi all'estero vengono ricompensati con premi e promozioni.
    
    Peccato che non avevamo fatto i conti con il virus e relative restrizioni. Erano passati 16 giorni dal mio arrivo oltre oceano quando gli americani decisero di chiudere i confini in entrata e in uscita. La mia azienda non potè fare altro che prorogare la mia trasferta ma non aveva nessuno strumento per riportarmi a casa.
    
    Mi trovavo lì ormai da tre mesi, senza nessuna prospettiva di rivedere casa ancora per molto. Fortunatamente viviamo nell'epoca delle telecomunicazioni per cui riuscivo a videochiamare Sabrina ogni giorno. E capitava anche di fare qualche videochiamata più spinta, in cui mi aiutava a sfogare l'ormone. E tutto sommato, in quella situazione d'emergenza, mi sentivo discretamente soddisfatto dal punto di vista sessuale. Purtroppo per lei non era lo stesso: Sabrina non è mai stata abituata alla masturbazione, la vedeva e la vede tutt'ora come una pratica inutile e non appagante per una donna. ...
    ... Insomma, pian piano iniziavo a sentirmi quasi in colpa durante le nostre chiamate spinte perchè di fatto, venivo solo io.
    
    Pensai diversi giorni prima di farle una proposta apparentemente assurda, forse dettata dal momento di stress, ma che al di là dei pudori e delle sovrastrutture imposte dalla società, poteva contribuire ad alleviare la sofferenza. Pensai che avrei potuto concederle un rapporto vero. Non a cuor leggero, certo, ma mi stavo convincendo che amare una persona significa anche mettere da parte i propri interessi per la sua felicità.
    
    Provai a raccontarle di quest'idea, trovando in lei esattamente la reazione che mi aspettavo: la proposta l'aveva turbata, si sentiva abbandonata da me, offesa. Non mi cercò per 24 ore. Le lasciai il tempo di elaborare i suoi pensieri.
    
    Ne riparlammo dopo pochi giorni, aveva capito la bontà delle mie intenzioni. Non era ancora propensa a metterle in pratica, ma almeno tornò la serenità tra noi.
    
    Il giorno dopo tornammo ad aggiungere un po' di pepe nelle nostre chiacchierate. Mi masturbai guardandola mentre si spogliava e si toccava i seni. Aveva i capezzoli durissimi, chiaro segno di forte eccitazione.
    
    Approfittai del momento per riproporle la mia idea. Titubando, accettò. Le dissi che avevo pensato a Tommaso, un nostro carissimo amico, di bella presenza, pulito. Sabrina era d'accordo, credo che in cuor suo avesse pensato alla stessa persona.
    
    Ne parlai subito dopo con Tommaso. Gli spiegai bene la situazione, le nostre ...
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